24 settembre 2020

FUCKVIRUS WEEK END FEAT A VOLTE RITORNANO









Dopo una lunga assenza torna la rubrica dedicata ai motogiri e alle avventure in sella a cura dell'amico e sportsterista LUIGI MAZZEI (suo il testo che segue): vedi anche l'etichetta 👉 La rubrica del Gì & Giò.

Diario di viaggio di un fine settimana in Sportster in cui le “seconde opportunità” valgono tanto quanto le prime; ciò che conta è la voglia di cercarle, piuttosto che rammaricarsi su quelle mancate.

Proprio così, un week end fatto di imprevisti, di cambi last minute di percorso, di appuntamenti storici come il Faaker che da oltre 15 anni si ripetono immancabilmente e poi quest’anno maledettamente annullato. Un week end pensato in una domenica di luglio anch’esso fatto di “seconde opportunità”: il Piccolo S. Bernardo al posto del Col del Nivolet causa nuvoloni neri incombenti su quel versante.

Al termine di quella domenica di luglio trascorsa insieme ad alcuni altri amici della Duecilindri Orange Crew, per sopperire all’annullamento del Faaker, ci si era dati appuntamento per gli inizi di settembre per un giro verso le Alpi francesi per percorrere le strade del Col de la Lombarde, de la Bonette e de Larche, per poi, qualche giorno prima, decidere di cambiare percorso e fare rotta verso le Alpi marittime direzione Menton, attraverso il Col di Tenda e ritorno il giorno seguente dal Col di Nava.

Insieme ai miei compagni di viaggio Giuliano “Don Julio” (al mio fianco nella foto banner 2019) e Alessandro “Azzi-Jagermeister” si parte di buon mattino attraversando la Lomellina, una zona della Lombardia dove le uniche curve sono quelle delle tante rotonde che si susseguono una dopo l’altra. Strade non certamente entusiasmanti come le Dolomiti o la Val Pusteria verso il Faaker, ma che sanno regalare sensazioni vere, come l’odore di erba bagnata o il plastico involarsi dalle risaie di trampolieri disturbati dal rombo dei nostri motori.

Si giunge finalmente verso i primi rilievi del Monferrato, quando ormai è mezzogiorno passato e i languori della fame cominciano a farsi sentire. In lontananza vediamo un cartellone con una grande “M” di un Mc Donald’s, ma tra questo e il più modesto cartello della trattoria “Vinsanto”, la scelta è obbligata: si opta per un menù locale piuttosto che un semi-sintetico “Big Mac”. Una bambina di non più di due o tre anni intenta fino a quel momento a giocare per terra, si alza verso di noi e per niente impressionata dal rombo dei motori, ci saluta sorridente con un gesto della mano dandoci il suo tenero benvenuto. Lo so, sono un romantico.

Ma ecco che un imprevisto fa cambiare nuovamente il programma: una telefonata costringe il nostro compagno di strada Giuliano a tornare verso Milano. Un breve saluto e le nostre strade si dividono qui. Si prosegue incrociando sempre di più motociclisti lungo il percorso, segno che siamo sulla buona strada che ci avrebbe portato verso il confine con la Francia passando per il Col di Tenda

Una sosta al semaforo prima del tunnel che lo attraversa ci dà modo di sgranchire la gambe e decidere quale delle due strade percorrere da Breglio verso Menton: Ventimiglia o Sospel? 

Si opta per Sospel e la scelta si rivela più che felice: un percorso in discesa decisamente impegnativo fatto di tornanti e controtornanti con il mare sullo sfondo. Una gola scenografica disegnata da un torrente fino a Sospel ci guida a Menton, nostra tappa di sosta per la notte . 

Lungomare, gente sdraiata al sole e anche noi come loro in costume e ciabatte ci regaliamo un bagno rigenerante. Ci si era ripromessi uno scaramantico #fuckvirusweekend e un nostro SELFIE sulla spiaggia di Menton sta lì a testimoniarlo indiscutibilmente 💣💣.

E’ ormai sera, siamo in Costa Azzurra e nonostante il sentiment non sia proprio sereno per via del Covid che da mesi incombe nel nostro quotidiano, si respira un’aria rilassata. Un plateau di ostriche e un altro di mules frites annaffiato da una bottiglia di buon rosè di St. Tropez e la nostra “povera” cena è servita. Si rientra passeggiando sul lungomare ormai deserto, un briefing veloce per definire la strada di rientro e via a letto. 

Il mattino dopo, colazione in un nostrano Caffè Italiano ed è già ora di ripartire. Uno sguardo al meteo e le previsioni di pioggia battente sul Col di Nava ci inducono ancora una volta a cambiare percorso, non prima di aver bypassato Sanremo percorrendo le strade interne delle “speciali” del mitico Rallye della città dei fiori, facendoci attraversare caratteristici paesi arroccati dell’interno come Dolceacqua, Apricale e Bajardo. Un breve tratto di autostrada ci porta a Savona e da lì si risale verso l’interno per statali in cui abbondano i faggeti e vigneti del Monferrato finché, così come il giorno prima, i languori dell’appetito vengono calmati deviando a dx verso una caratteristica “Trattoria della Stazione” per gustare all’ombra di un bersò la sua cucina tipica piemontese. Mancano ormai poco meno di 100 km a casa, si rientra in autostrada ad Asti verso Milano. Non abbiamo incrociato neanche un’area di servizio prima del nostro ingresso in autostrada, siamo quindi costretti a fare l’ultimo pieno al primo distributore che incontriamo e qui l’unica amara sorpresa dei nostri cambi di programma:  l’“oro verde” dell’area self Tamoil: 2,099 euro per 1 litro di benzina, almeno il 40% o 60 centesimi in più di un qualsiasi distributore autostradale. Un autentico furto legalizzato.

Sguardi perplessi e rassegnati tra me e Ale, ma purtroppo non possiamo fare altrimenti, d’altronde una nota stonata doveva pur capitarci, meglio questa che altre.

👉 Bilancio complessivo: 700 km percorsi, due giornate tra strade piacevoli, campagne assolate, montagne suggestive, mare, ottima cena, bella compagnia per quanto ridimensionata rispetto alle premesse, alla fine le “seconde possibilità” si sono rivelate più che positive, basta solamente cercarsele. Ricordatelo sempre.


11 commenti:

  1. bel giro. lo farò anche io.

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  2. Onori al PRESIDENTE e al fido Azz... Bravi RAGAZZI...Avete fatto veramente un bel giro.... Complimenti

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  3. Bravi ragazzi bel giro complimenti, President N.1!!!
    Gian Marco

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  4. Giro molto bello! Ma ancora più bello lo spirito che trasmette il testo!!
    Giorgio di cantu

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  5. Grande Presidente , bel racconto e bel giro. Per colpa di un problema fisico non ho potuto partecipare , spero nel prossimo , complimenti ancora ai partecipanti ✌🏻✌🏻✌🏻
    Roberto

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  6. Concordo con Roberto, bel giro e resoconto ben scritto. Bravo il presidente e bravo Azzi! Siete passati anche dall'entroterra di Sanermo, la mia terra.
    Ciao,
    Marco

    P.S. C'ero anch'io quel giorno al giro del Piccolo San Bernardo

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  7. Grazie Presidente per aver descritto a parole tutte le sensazioni ed emozioni di un week end on the road!!!

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  8. Grande Presidente!!! Dispiace ancor più della défaillance della Gate quel sabato mattina...
    Comumque spero che prima dell'arrivo dell'inverno riusciremo a a fare ancora un bel run insieme!!

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  9. Bellissimo scritto Pres!!!! E bellissimo giro! Mr. Jager sempre presente...

    Alfred

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