Non mi
voglio vendere per quello che non sono. L'amore per le moto è nato con l'età adulta (i trenta); fino ad allora la solita trafila giapponese e solo dopo la folgorazione per le harley. La mia grande, storica e unica
passione è sempre stata la musica. Non vi racconterò storie di quando da piccolo andavo fuori dalla
Numero uno a fantasticare schiacciando il naso contro la vetrina o di quando
rimanevo ore incantato a vedere il mio vicino lucidare la sua moto americana.
Non ve le
racconto perchè non le ho vissute. Però vi posso assicurare che quando sono salito su una sportster è
stata una folgorazione. Nel giro
di due settimane la moto, che avevo provato solo qualche giorno prima dal
dealer durante un open day, era nel mio box. Nella
prima delle foto è ritratta la mia sportster quando era ancora verginella.
In quel
periodo ignoravo quello che mi sarebbe successo nei mesi a seguire, ero ancora
libero dal contagio, non sapevo cosa volesse dire personalizzare ne tanto meno
immaginavo che, nella maggior parte dei casi, coloro che posseggono una moto
americana la modificano a loro piacimento. Solitamente
dopo i primi mesi in cui ci gingilliamo con la nostra sportster stock si inizia
a sentir parlare di stage one, a capire che forse il suono degli scarichi non è
proprio quello giusto e piano piano senza neanche rendersene conto ci si
ritrova completamente travolti dal vortice della modifica, dalla febbre della
"customizzazione", dalla voglia di unicità. Perchè si
tratta di una vera e propria malattia.
Non c'è
possibilità alcuna di sfuggirne, ti ritrovi ore a pensare all'accessorio
giusto, il dettaglio migliore, impari i cataloghi di accessori quasi a memoria. Fai una
miglioria alla moto e subito dopo sei già pronto per la successiva. Ci sono
"malati" che non si fermano mai e continuano a modificare la loro
amata all'infinito e invece quelli più fortunati che riescono a capire quando
la moto è diventata proprio come l'avevano immaginata. Per
quanto mi riguarda ho ancora qualche lavoretto da fare ma senza mai snaturare
l'essenza della mia sportster, voglio che rimanga in tutto e per tutto una
sportster 883R.
Non ho
grandi storie da raccontare sul mio passato ma il mio presente mostra bene
quello che è l'attaccamento che ho verso questo modello di motocicletta. E
Duecilindri è qui proprio per dimostrarlo. In questo
blog non ci sono interessi, secondi fini, guadagni ...c'è solo passione, ma tanta.