Il prossimo mese di novembre, in occasione del Salone EICMA di Milano, ci sarà il testa a testa finale che porterà all’incoronazione del Custom King vincitore del contest 2018. Le tre moto finaliste potranno essere ammirate allo stand Harley-Davidson (stand P54, padiglione 24). L’Italia difenderà con un altro pretendente al trono, H-D Bologna, il titolo conquistato nel 2017 da H-D Perugia, a testimonianza della qualità espressa dai nostri concessionari in termini di personalizzazione.
Il concorso ha visto in lizza oltre 300 concessionari con moto provenienti da Europea Giappone, Australia, Messico, Sudafrica e Medio Oriente. Il budget massimo imposto per realizzare una special omologabile per la strada era di 6.000 Euro. Dopo che ogni Paese ha decretato la vincitrice del concorso su base nazionale, nel corso del mese di settembre una giuria internazionale (formata da giornalisti specializzati e personalità del mondo della moto) ha votato le migliori tre. A giocarsi il titolo a Milano saranno dunque le special realizzate da:
- Harley-Davidson Adelaide (Australia)
- Harley-Davidson Bangkok (Thailandia)
- Harley-Davidson Bologna (Italia)
Ma sono davvero queste le tre preparazioni più belle? L'obbiettivo del contest era quello di far passare il messaggio che, con una cifra ragionevole si può tirar fuori una special utilizzabile su strada tutti i giorni oppure largo alla fantasia senza retropensieri?
Per quanto riguarda, la preparazione su base sporty australiana, posso solo dire che era stata notata da tutti noi: la finale, quindi, ci può stare. Sulle altre due lascio a voi i commenti del caso.
Io sono italiano e in generale tifo sempre per la mia nazione; in questo caso però il cuore sportster prevale sulla ragione. Detto questo, sono certo che vincerà un softail, visto che il nuovo telaio è la grande novità dell'anno e considerato che l'ultima winner è stata proprio una XL. Ricorderete tutti la Bombtrack, bellissima special by H-D Perugia che abbiamo avuto la fortuna di vedere dal vivo allo Sporty Meeting scorso.
. . . Forza Canguri.