E' con un
pizzico di orgoglio, due pizzichi di commozione e tre pizzichi di
fierezza che scrivo questo post. Lo so, le gioie vere sono altre, le soddisfazioni anche, ma sono convinto che
chiunque abbia a cuore la propria moto modificata, mi possa comprendere. Questo
articolo per me rappresenta una piccola consacrazione 💥💥; una consacrazione per la 💘 BETTINA, per le scelte che ho fatto per renderla personale e per questo blog, che da anni porto avanti con impegno. Quanto
tempo passato a studiare questa o quella modifica, quanta energia e quanti
pensieri, quanti sbattimenti. Quanti
risparmi accumulati e quanti grattacapi (ci sono anche quelli...e sono tanti).
Vedere la
propria moto su un giornale (questo giornale in particolare, LOWRIDE, la testata custom
per eccellenza) è la quadratura del cerchio, specialmente se siete
tra quelli che, come me, hanno un rapporto speciale con la propria moto. Se volete,
metteteci dentro anche un pò di vanità, metteteci il fatto che in fondo credo
che la Bettina se lo sia meritato un articolo e capirete che sono felice 😍😍.
REWIND 💫
Sabato
mattina passo dall'edicolante, anche se in cuor mio era solo un tentativo a
vuoto; ero convinto infatti che avrei dovuto ormai attendere il lunedì
seguente. E invece
eccola lì la nuova copertina; un brivido sale lungo la schiena. Consegno
i cinque euro al vecchio Arturo, prendo il giornale, guardo il sommario,
sfoglio fino a pagina 74; scruto sommariamente l'articolo, ripongo
accuratamente il cimelio.
Due
doppie pagine, due foto grandi bellissime ed uno scritto semplice, chiaro e
completo. Premetto
che non avevo assolutamente idea di come sarebbe stato l'articolo; varie le
strade percorribili. Dovete
sapere che qualche settimana prima avevo passato gran parte del pomeriggio di
un sabato con il fotografo Simone Romeo nella nuova zona dei grattacieli di
Milano e oltre agli scatti pubblicati (tutti facenti parte della prima location)
lo stesso aveva fatto anche foto in movimento e in concessionaria con la mia
sporty vicino alla R stradale di Talamo. In ogni
caso sono felice, sono soddisfatto e in un certo senso anche sollevato dal
fatto che sia stato menzionato più volte CrazyOils come artefice di tante
modifiche alla mia moto (il timore era potessero finire tutte nel calderone
"fatte in Numero Uno"). Mi fa anche piacere che sia stato nominato Duecilindri Blog e la mitica R stradale. Detto
questo non posso che ringraziare il direttore Giuseppe Roncen, l'articolista
Aldo Pagnussat e Simone Romeo per l'occasione che mi è stata data.
Un
obbiettivo è stato raggiunto: quale sarà il prossimo?!
Un
grazie anche al Polve e Francesca per la conversione in foto
dell'articolo!