Photo link by Andrea C.
Il 29 ottobre del 2002 moriva in sella alla sua Triumph, CARLO TALAMO. Di lui si è scritto tantissimo e il suo carisma è universalmente riconosciuto. Io mi limito a dire che se oggi noi italiani amiamo le Harley Davidson il merito è in gran parte suo: ci ha fatto vedere queste moto sotto una luce diversa.
Questo post è solo per ricordarti.
Mi fa piacere vedere questo post. Chissà cosa avrebbe fatto oggi Carlo se fosse stato ancora con noi. Avrebbe rilanciato marchi come Laverda o Guzzi come si raccontava o si sarebbe ritirato a vita privata. Forse avrebbe ideato una moto tutta sua? Forse avrebbe fatto il consulente per qualche prodotto non legato alle moto? Quante domande senza risposta.
RispondiEliminaAttilio 1200s
CHISSA'....
EliminaGrande personaggio e grande comunicatore, ma soprattutto grande appassionato di moto, e non è così scontato, quando si ha a che fare con il business, che una persona che ricopre ruoli decisionali, sia pure appassionata in quello che fa.
RispondiEliminaAndrea VT
Ciao Carlo.
RispondiEliminaAndrea
Ciao Carlo.
RispondiEliminaAndrea
Quando Talamo morì io non sapevo nemmeno cosa fossero le H-D, poi col tempo mi interessai e lessi anche svariati articolo su Carlo Talamo, non so che persona fosse ma di sicuro, vedendo le sue pubblicità, posso dire che fu un grandissimo pubblicitario, pubblicità semplici e a volte divertenti, una mente rivolta al futuro, oggi servirebbe proprio una persona così in casa H-D!!!
RispondiEliminaMichael
👋👋👋👋👋.....
RispondiEliminaGian Marco
Io ero un pischello, quando in Niccolini street andavo per vedere quelle moto ammericane, tanto belle e lucenti, inavvicinabili per me. Ero forse in terza liceo, una volta sono entrato nel negozio di abbigliamento che era piccolino, di fronte allo showroom, ho comprato il gilerino (che neanche sapevo cosa fosse ma mi piaceva) e un paio di occhiali con la montatura nera e le lenti gialle. Ci andavo in motorino con quelli. Mi si è avvicinato Lui e mi ha detto: vuoi provarne una? Era una presa in giro, l'ho subito capito, ma nel suo sguardo c'era qualcosa di più, forse aveva capito già cosa provavo per quegli "oggetti". Ce l'ho ancora quel gilet, anche se mi sta piccolo e non lo metto più. Un ricordo... Ciao Carlo, mi dispiace di non averti conosciuto, ero ancora un pischello...
RispondiEliminaAlfred
GRANDE ALFRED!
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