26 novembre 2018

EMA CUSTOM SHOP FEAT SPORTY MEETING 2018





Photos courtesy of Low Ride

L’articolo che Low Ride ha dedicato all’ultima edizione del meeting è stato ampio, ricco di immagini e assolutamente soddisfacente: in verità erano davvero tante le sporty di pregio che, per ovvi motivi di spazio, non sono state pubblicate. Personalmente, doppia pagina con foto iniziale a parte, avrei dedicato altre quattro pagine con scatti generici e poi un po’ di paginette con queste pose singole, effettuate peraltro non nel classico studio fotografico ma in una location suggestiva e medioevale. All made by Marco Frino. Ma questo è il punto di vista distorto dell’organizzatore, quindi lascia il tempo che trova. 

Con assoluta certezza il giornale ha privilegiato moto mai pubblicate: scelta condivisibile. Tra le escluse eccellenti questa modern scrambler realizzata da EMANUELE PACI in arte Ema Custom Shop. Una sporty che abbiamo ammirato al MBE 2018, che è stata protagonista di un post sul blog e che con orgoglio abbiamo accolto nella zona del Circle del meeting: un gran bel mezzo.

I miei complimenti ad Emanuele, con la speranza di rivederlo all'edizione 2019. 


9 commenti:

  1. L'ho osservata moltissimo al meeting e posso dire che è una delle mie preparazioni preferite in assoluto. Ma questa officina dove si trova?
    Complimenti
    TC

    RispondiElimina
  2. Come tutte le preparazioni scrambler non mi fa impazzire, non è proprio un genere che mi piace!!!
    Però ammetto che di lavoro ne è stato fatto tanto e ad impatto visivo sembra una moto leggera e pronta per farti divertire fuoristrada; insomma una preparazione riuscita, complimenti per il lavoro svolto!!!
    Michael

    RispondiElimina
  3. Le "tassellate" non sono proprio le mie moto preferite, però questa è veramente ben fatta, sia per i componenti usati che per l'alveste grafica: metallo a vista e colori pastello vivaci mi piacciono molto. Unico neo il portatarga così a filo gomma, avrei preferito sul parafango, anche perché la luce tra fendere pneumatico consentiva di piazzarla come meglio si credeva.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dimenticavo di sottolineare la simpatia e la classica schittezza toscana di Ema, sempre pronto ad una battuta e un sorriso.

      Elimina
  4. Bella moto nel complesso, di lavoro ce ne è tanto...
    Al solito, la targa sotto il parafango e magari una sella che si raccorda meglio fra serbatoio e parafango posteriore. In ogni caso OK!
    Andrea VT

    RispondiElimina
  5. Potrà piacere o meno il genere scrambler ma quando una preparazione è bella, è bella! nANO71

    RispondiElimina
  6. Non è il mio genere ma è una bella preparazione, condivido il riposizionamento della targa anche perché a me personalmente questa soluzione non piace su nessuna preparazione.
    Gian Marco

    RispondiElimina