19 aprile 2022

WHAT ABOUT NIGHTSTER 975T SPORTSTER




Per oltre sessant’anni lo Sportster è sempre  stato uguale a se stesso, salvo qualche miglioria come il motore Evolution, i supporti elastici o le diverse declinazioni dei modelli. La sostanza e i tratti caratteristici sono sempre stati i medesimi. Per questa ragione NON E' FACILE per noi Sporty Enthusiast digerire il recente ribaltone e ancora più difficile parlare del nuovo Nightster 975T. Prima ci tolgono lo Sportster dai listini europei, poi di punto in bianco lo ripresentano completamente stravolto: come non rimanere frastornati da tutto questo? Potrei chiudere la faccenda, con poche righe limitandomi a dire che Sportster S e Nightster 975T non sono le moto per cui abbiamo perso la testa ma sarebbe troppo semplice.

In un periodo in cui Ferrari mette in commercio un Suv, la Motor Co una Maxi Enduro e un'elettrica, tutto pare lecito. Non esistono più le mezze stagioni: purtroppo è una certezza. Forse è proprio la passione viscerale che ci lega a questo modello iconico, la sua lunga storia, che ci fa mal digerire le novità. Però a mente fredda, non posso non mettermi nei panni di un’azienda di moto che deve fare numeri, budget e profitti. 

Nightster è sicuramente una moto al passo con i tempi: grande motore, ciclistica soddisfacente e tutta una serie di diavolerie elettroniche a cui i motociclisti di oggi non vogliono rinunciare. Un modello che non è pensato per noi storici cultori del marchio. Questo deve essere chiaro: non siamo noi a mandare avanti la casa americana. Noi la moto che amiamo la possediamo già e anche se la Motor Co. avesse tirato fuori un gioiello, non avremmo rinunciato al nostro mezzo attuale. Sbaglio? Le Sportster erano ormai di vecchia concezione per il mondo moto moderno. Anche le vendite sempre in calo hanno offerto il fianco alla rivoluzione: le norme antinquinamento hanno dato il colpo di grazia. Che poi, a noi, proprio quelle Sportster, difetti inclusi, facessero impazzire è un altro paio di maniche. 

Del nuovo Nightster apprezzo le sospensioni a vista, il motore generoso e la tecnologia: di contro, a livello estetico, si allinea alle competitor del mercato. Però confesso che alla vista laterale, scarico e radiatore anteriore a parte, non mi dispiace poi tanto. Insomma, non voglio bocciarlo, ma almeno rimandarlo a settembre. Ha perso il suo essere diversa da tutte le altre, è vero, ma ha comunque carattere. Non ho le conoscenze tecniche per dire se i designer avrebbero potuto fare qualcosa di più classico ma ugualmente al passo con i tempi. 

Di certo sarà importante vedere la 975T dal vivo per capire le dimensioni, proporzioni e forme. Altrettanto certo, almeno per me, è il fatto che il nuovo 975T è più bello della versione S. Il Revolution Max è una bomba, ma esteticamente è proprio "bruttino" o per meglio dire mal si sposa con uno stile custom: accostare a questo propulsore un design cruiser non era cosa semplice. 

La Motor co vuole produrre diversi modelli tutti intorno allo stesso propulsore: questo è il vero limite. Davvero sono in difficoltà. Dire che il Nightster957T è un orrore, sarebbe ingiusto e affermare che mi esalta sarebbe falso. Vero anche che Triumph con Scrambler1200 e Indian con FTR1200 sono riuscite nell’intento di unire il passato al futuro, ma non avevano il termine di confronto con un icona come lo Sporty. 

Se l’alternativa era non avere più un modello Sportster in commercio, sono contento, con tutti i dubbi del caso: il mondo va avanti e anche se non ci piace, lui non si fermerà. Forse la grande nota dolente del progetto è il prezzo. 15.000 euro per una moto che in teoria dovrebbe essere la porta di accesso al mondo H-D è un po’ tantino.

Per tutto il resto aspetto di vederla da vivo e provarla.

 

17 commenti:

  1. se ti piace il vecchio Sporty ti tieni il vecchio Sporty ma non puoi buttare m...a su una moto che sotto tutti i punti di vista è migliore della tua (non è riferita a te Paolo ma parlo in generale). Può o non può piacere ma il passo in avanti è evidente sotto tutti i punti di vista. Un altro "problema" delle moto moderne è che oggi ci devi mettere un sacco di c...i e mazzi che una volta non erano previsti ma che adesso in qualche posto li devi mettere e non sempre è possibile nasconderli. Per me hanno fatto un buon lavoro; avrebbero potuto fare di meglio? sicuramente, ma è già qualcosa in più rispetto alla "S" che di Sportster non aveva proprio nulla

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  2. ...e comunque già mi vedo Sporty con questo propulsore girare con 150CV. ;-)

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  3. Dico la mia, con grande rispetto per tutti, come sempre.
    In un mondo dove La Bonneville si evolve, dove torna a vendere in Europa un marchio come Royal Enfield (con ciclistiche e potenze da anni 50), dove probabilmente tornerà la BSA, dove si aprono nicchie per motori con cilindrate medie su scrambler leggere io credo che tenere in vita una sportster "classica" sarebbe stato possibile.. A livello di costi direi che la 883 era abbondantemente "ammortizzata", sarebbe bastato "affiancarle" il nuovo modello. No? E' un mercato globale dove le mode vanno e tornano sempre più velocemente..
    Poi, come giustamente dice Paolo, non siamo forse noi a tenere in piedi la Motor Co, la mia Sportster ha 30 anni e non la cambierei per nessun altra moto, il rinnovamento ci sta, la tecnologia avanza. Noi siamo vissuti nel periodo "d'oro" delle Harley, quello in cui la tua moto la aspettavi mesi, la compravi da Carlo, ti portavi a casa una moto che potevi farti su misura anche a solo nel garage di casa. Moto facili da guidare e da smontare. Ma come dicevo il mondo cambia. Oggi se non hai l'iniezione, il catalizzatore, gli ADAS.. Staremo invecchiando? Probabilmente. Si stava meglio quando si stava peggio? Sicuramente. Pensate che tra poco dovremo cedere all'elettrico, altro che rumore Harley e good vibrations..
    Concludendo.. Bella la nuova Nighster? No. Facile da customizzare? Mmmmnon so. Servono 100 cavalli? No. Ci si diverte già con 50..
    Per ora, per me, e col massimo rispetto, pollice verso!
    Paolo 883

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  4. PS
    Molto molto molto meglio la "S", almeno ha il suo "carattere".

    Paolo 883

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  5. Ammirevole la svolta tecnologica e prestazionale: quella è la direzione giusta. Con altrettanta certezza posso anche dire che, quanto al mio gusto e alla mia generazione, questo non è più il mio genere di moto..... ma la storia deve andare avanti. Sicuramente sarà da provare su strada.

    Giorgio B.

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  6. La Ferrari ha fatto il Suv..e la Ducati che ha fatto una moto elettrica ne volgiamo parlare?! Lo hai detto non siamo più un target commerciale , la moto non dispiace e sono sicuro che vedremo delle belle special su questa base , ci sono i margini per fare bene

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  7. tutti vogliamo parlarne, ma probabilmente è ancora troppo presto per esprimere giudizi fondati. servirà aspettare non solo i modelli in prova ed i test delle riviste, ma anche la risposta del mercato e dei piccoli preparatori.
    altrimenti finirà come la pan-america: tutti che facevano a gara a parlarne male perchè faceva "vero biker", ma alla fine si è rilevato un ottimo successo, con buona pace dei finti detrattori da tastiera.

    io comunque sono ottimista. è la sportster dei tempi moderni. chi ama quella vecchia ha comunque una vasta scelta nell'usato.

    Luca Berlinghieri

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  8. Sono quasi sorpreso perchè mi trovo d'accordo con quasi tutto ciò che ho letto, sia quello che ha scritto Paolo che quello che hanno scritto gli altri.

    Troppo spesso su forum e social vincono il qualunquismo e la chiusura mentale. Sono contento di vedere che su questo blog non è così.

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  9. Prudente e misurato il discorso di Paolo, mi ci trovo d’accordo in gran parte. Rimane il fatto che a malincuore, per me, gli aspetti negativi di questo progetto superano quelli positivi, per non dire che nel disegno generale di questa moto c’è davvero poca “matita”: trovo ci siano cadute di stile imperdonabili, al limite della presa in giro. Il fatto poi che si siano dovuti confrontare con un mito come il vecchio sportster non penso sia uno svantaggio, tutt’altro. Negli ultimi anni sono uscite delle ottime “modern classic”, proprio come le citate Triumph. La Speed Twin è potente, curata, estremamente classica ma non “vecchia” e, nella sua categoria, costa il giusto.
    Io non sono contro il progresso, sono contro questo progresso che in cambio di funzionalità ci priva di piacere estetico, essenziale in un oggetto superfluo come la motocicletta.
    Nel caso specifico ci sono molti aspetti che a me sembrano oggettivamente brutti, per di più mal amalgamati. Sembra quasi ci sia del dilettantismo, o un desiderio mal riuscito di fare tabula rasa con ciò che viene solo considerato, magari agli occhi di un ipotetico giovane staff di disegnatori, vecchiume. Vecchiume e non tradizione. Perché non bastano due ammortizzatori e un peanut di plastica per far rivivere una icona. Serve più impegno.
    Mi torna alla mente una frase che lessi in un romanzo di Reinaldo Arenas: “C’è un uomo che, non potendo governare sulla bellezza, ha deciso di eliminarla”.
    No Paolo, non avrei rinunciato alla mia, ma probabilmente “se avessero tirato fuori un gioiello” avrei preso anche quella nuova, come in effetti potrei pensare di fare con la S, modello che almeno ha una sua logica sportiveggiante.

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    1. Porsche 911 docet.. si evolve ma resta sempre fedele a se stessa. E' passata dal 6 cilindri raffreddato ad aria a quello raffreddato acqua ed è sempre e solo migliorata. Dalla "vecchia" sportster nessuno pretende il record del Nurgburgring ma la fedeltà ai propri valori ed alle proprie radici. La 911 resta un'icona. La Bonneville resta un'icona. La Sportster? Spero di dovermi ricredere.
      Paolo 883

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  10. Trovo tanto interessante quanto scritto da Paolo e dagli lettori del blog. Ognuno -giustamente- dà più o meno importanza alle diverse facce di questo nuovo modello. Da parte mia, trovo che tecnicamente è anni luce avanti a quello vecchio (non che ci volesse molto). Forse proprio per questo, trovo che a livello di "good vibrations" sia stato fatto un passo indietro. Lo dico senza aver provato il nuovo modello ma un passo avanti su questo tema -a mio parere- era possibile solo mettendoci un motore con avviamento a pedale, con forcella springer, con un manubrio troppo alto o troppo largo ecc. insomma una moto legalmente impossibile su larga scala. Poi, come disse qualcuno 2000 anni fa de gustibus non disputandum est.
    Detto questo, lunga vita allo sportster!!!
    Giorgio di cantu

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  11. Certo lo Sportster andava aggiornato a livello di motore e ciclistica, non discuto i passi avanti tecnologici fatti da HD su questo nuovo modello certo che il risultato estetico è tutt'altro che accattivante oltre al prezzo non proprio da accesso alla gamma.
    Poi verrò smentito dalle vendite ma al momento preferisco il modello S.
    Gian Marco

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  12. Oziosamente mi chiedo se la MoCo abbia nei sui piani una moto sul genere della FTR1200. Il motore lo ha già e la ciclistica non dovrebbe essere troppo difficile da progettare, considerando la modularità del telaio.
    Tornando al Nightster 22, concordo con Griso: se hai già una Sporty "classica" te la tieni. Le nuove moto (non so se chiamarle Sportster o meno) sono state progettate con una clientela in mente che non siamo noi.
    Il responso finale come sempre lo darà il mercato.

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  13. Le parole più sensate, ragionevoli, intelligenti che abbia sentito, letto o detto su questa moto .. pura verità onesta e diretta.
    Il resto son tutte chiacchere da bar e/o sfoghi di varia natura emotiva.
    Dire Top è riduttivo

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    1. E accidenta a me ora mi iscrivo anche al blog..
      (quello sopra)

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  14. Ripenso alle vecchie pubblicità di Talamo, a come le sue "poesie" descrivevano e riassumevano le sensazioni che abbiamo tutti provato nel guidare e possedere le nostre amate Sportster. Poi guardo la nuova Nightster e vedo una moto all'antitesi, tante cose che l'accomunano alle moto della concorrenza e dettate da logiche di mercato e gadget tecnologici "irrunciabili" come riding mode. Ovviamente capisco che HD non viva e prosperi su vecchi nostalgici come noi, ma una moto da quasi 16000 euro come entry-level, nonostante il balzo evolutivo fatto, non capisco a che target di mercato punti, sinceramente.

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    1. punta al motociclista medio attuale ovvero GS style dove spendono un'esagerazione per comprare la moto e ne spendono altrettanti ogni volta che la riportano dal conce anche per cambiare una lampadina. Tanta grana ma poca passione di sporcarsi le mani...per chi vende questo è il cliente ideale
      magari sbaglio nè ma mi è bastato fare un giro in un paio di concessionarie per sentirmi un pesce fuor d'acqua.

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