Non è
vero che i sogni non si possono avverare; basta munirsi di tenacia e
tanta costanza. Questa estate, in concomitanza con il mio quarantesimo
compleanno , io il mio l'ho avverato; andare alla "mecca", Milwaukee.
Era
da tempo che risparmiavo per questo evento e poi a dirla tutta non ho figli da mantenere, scuole da pagare, macchine costose o asili nido spennafamiglie
sul gobbone. Il viaggio seppur breve e in solitaria (una dozzina di giorni) è
stato ricco; Chicago, Milwaukee, Boston e la sempre bellissima New York.
Ma
andiamo per ordine . . . . partenza da Milano alle 8.30 ora locale e arrivo in
Hotel a Chicago alle ore 21 ora americana. La mattina seguente di buon ora
mi dirigo verso la stazione ferroviaria ove prenderò il treno che mi porterà
alla mecca (poco meno di un ora e mezza).
Subito?
Il primo giorno? . . . si vede che ci tenevo particolarmente no?
Milwaukee è una piccola e tipica cittadina di provincia, che
sarebbe considerata anonima se non fosse per aver dato i natali all'Harley
Davidson (in vero è nota anche per la statua di Fonzie, il telefilm
Happy Days seppur girato in California era idealmente ambientato proprio qui).
Giunto alla stazione, il mio albergo e il museo distano solo 700 metri a piedi
. . .mi conferma una gentile signora.
Salgo
sul ponte per attraversare la ferrovia e subito intravedo la MECCA;
avete presente quando tutto vi sembra irreale? Il piano è quello di
trascorrere la giornata intera al museo,ma prima raggiungo l'Iron Horse
Hotel per riporre il mio piccolo bagaglio; la valigia vera e propria
viene lasciata nell'albergo di Chicago dove ritornerò il giorno seguente e
nel quale trascorrerò altre due notti.
Due
parole in merito all'Iron Horse Hotel, albergo esclusivo e ricavato da
una ex fabbrica; realizzato ad hoc per i visitatori del museo . . . ma questo è
un altro post. Dopo una sosta in stanza sono pronto; quattrocento metri e
ritorno alla "piazza" del Museo. L'American Road, il
negozio del merchandise, il ristorante, il museo vero e proprio . . . in mezzo
a tutto questo, la scultura di Jeff Decker!!!!
Iniziamo
il nostro viaggio proprio da qui . . . .un giro all'esterno . . ..e poi dentro
a fare il biglietto (ultima foto).
Non
abbiate fretta . . . abbiamo tutto il tempo!
Le premesse sono buone, aspetto le foto all'interno!
RispondiEliminaCiao Marco.
la moto sullo sfondo dell'ultima foto... spero sia quello che mi immagino!
RispondiEliminaJanluk
.......Le iniziali sono CA!!!!
Eliminaè proprio LEI !
Eliminasei degno di scrivere su MOTOCICLISMO.....bravo Paolino !!!! emozionante,pieno di particolari e dettagli.....belle le foto, avanti così !!!!
RispondiEliminaMarcolino
Troppo buono Marcolino!!!
EliminaGrazie 1000
P.
Mi sei diventato antipatico ...........
RispondiEliminaBravo, il viaggio della vita.
Paolo57
A me antipatico lo sei sempre stato!
EliminaDue Sporty (bellissime), Milano con tutte le sue attrattive, borsini giapponesi, viaggi negli States...
;-)
Vabbè ma questa è la mia passione . . . non ho figli . . . non ho macchine . . .qualcosa fammela pur fare ....!
EliminaBellissime fotografie, e meta irrinunciabile per ogni enthusiast della Mo.Co
RispondiEliminaMi sembra di essere la in carne e ossa.
RispondiEliminaQuando entriamo?
Fuori comincia a fare freddino...!
Dai su non spingete c'è posto per tutti.
RispondiEliminaBella storia Paolo questo viaggio me lo godrò spaparanzato sul divano con una bella birretta !!!!
RispondiEliminaA me, prima di tutto, mi ha colpito la tua età...eheheheh... Giuro che ti avrei dato qualche anno di meno. Complimenti! ;D
RispondiEliminaM.
ma dai hai 40 anni? ma non ci credo..........
RispondiEliminaapparte questo direi solo una parola:
sticazzi.............
buon per te
Lorenzo, Pisa
Stupendo........ E poi si intravede Easy Rider!!! Dai dai... Scrivi!!!
RispondiEliminaHola Paolo! Grazie per il giro che ci fai fare nel museo! Appena potrò un salto lo farò anch'io! Ringraziarti era solo il minimo che potevo fare...
RispondiEliminaTroppo power! Hasta la prossima
Giacomo (To)