Eicma 2012 part.2



Nessuno di voi lo ha evidenziato, per cui lo faccio da solo; fighissimo il sottofondo musicale ai videos (spero almeno lo abbiate notato).

Detto questo andiamo avanti con altre foto scattate ad Eicma; non solo harley e affini.

Come da programma raggiungo Eicma con Alfonso nel primissimo pomeriggio; l'idea è quella di partire dal padiglione 2, quello dedicato al Custom, di visitarlo con la dovuta calma e accuratezza, di andare a vedere tutti gli altri mappa alla mano e poi ritornarci (al pad.2) prima di uscire.

Partiamo dal presupposto che l'obbiettivo di Eicma custom è quello di mostrare uno spaccato del nostro mondo al visitatore medio e di provare ad incuriosirlo.

Molti i BIG nazionali e non presenti; Waltz, Abnormal cycles, Penz, Asso Special Bike, Custom Attack, Garage Inc, Nero Opaco, RR by Rivolta solo per citarne alcuni (presto dei video dedicati).

Notevole l'affluenza di pubblico, anche se troppo spesso noto gente più interessata a fare la solita foto con la modella o a far salire il bambino sulla moto esposta, piuttosto che alle tante novità. Bellissima la scena in cui Mr Rivolta si accorge che un piccino, accompagnato dal genio paterno, saltella sulla sella della sua ultima special; un respiro profondo e tanto self control.

Sento alcuni che tentano invano di convincere la moglie che il sellino passeggero dell'ultima supersportiva sembra scomodo ma al contrario è meglio di una poltrona e che fare un finanziamento per la moto è solo un investimento a lungo termine (lungo? per chi?).

Scherzi a parte, ad Eicma siamo tutti rappresentati; ogni tipologia di moto, abbigliamento tecnico, accessori performanti o da viaggio, manutenzione e meccanica.

DI TUTTO UN SACCO! Vi rimando come al solito alle riviste di settore per tutte le novità, mi limiterò solo ad alcune considerazioni sparse su tutto ciò che NON è harley e affini.

Mi è piaciuta la nuova Trepistoni e il nuovo motard della MV Augusta, come ho ammirato la NUDA e la new entry BAJA650 della Husqvarna. La Boneville della Triumph ancora una volta non mi esalta (un pò meglio la scrambler), no comment sulla nuova Guzzi California mentre tiene bene nella mia personale classifica la V7 racer (anche se la potevano fare in qualche altra versione). La V7 standard sempre Guzzi la trovo carina (ma con quasi gli stessi soldi ti compri una sporty!) mentre tutto sommato mi piace la W800 cafe racer style della Kawasaki (il cui unico difetto è di avere il marchio giapponese e un pò troppa plastica dietro!).

Ma cavolo; mi ricordo che un paio di anni fà la Guzzi presentò un paio di prototipi bellissimi . . . ma che fine hanno fatto????

Ducati, sempre presa d'assalto, ci mostra la nuova Diavel in versione turismo (già è bruttina di suo!), il restyling del nuovo Hypermotard, tutte le versioni del Monster e le sue rosse

supersportive mentre da Honda ho apprezzato la CB1100.

Lo stand Yamaha invece attira la mia attenzione per il Tmax by RSD, che già avete dovuto vedere su questo blog; un bel lavoro del genietto californiano nonostante la base di partenza.

La CR&S espone, oltre ai nuovi allestimenti della Duu, un paio di moto dal nome Vun e mess (uno e mezzo, dopo la Uno e la Due); sono curioso di capire se si tratta solo di un prototipo o se Mr Crepaldi ha in mente qualche cosa per il mercato.

Cosa aggiungere; forse sono io che sono un pò fuori dal mondo ma mi chiedo perchè qualche casa storiche "italiana" come MV augusta, Guzzi o Ducati non produca almeno un modello che richiami espressamente il passato (tipo ciò che è stato fatto in ambito auto con il maggiolino, con la mini e la 500).

Una moto con il cupolone e la carena lunga, che non sia troppo grossa di cubatura, che abbia quello spirito corsaiolo degli anni che furono......