LOOKING BACK > XR1200 > MOONEYES RACING

Visti gli accadimenti degli ultimi anni, leggasi il ribaltone della piattaforma Sportster con pensionamento anticipato dello storico e iconico modello, si guarda al passato con un occhio più oggettivo e si danno letture diverse ad alcune scelte fatte dalla Motor Company. Penso al Seventy_Two, penso al Roadster1200 e penso a XR1200, tre modelli poco apprezzati ille tempore dal pubblico e ai quali oggi, sono stati riconosciuti stile e personalità. Come spesso accade il tempo rende giustizia agli incompresi. 

Parleremo dei primi due, in un prossimo post, oggi mi voglio concentrare sulla moto più "Europea" realizzata da Harley-Davidson. Ricordo con grande emozione anche l'XR1200Trofeo, un "campionato" in pista, tra dealer a cui ho avuto il piacere di partecipare in più di un'occasione. Quella fu una bellissima iniziativa che però non tutti apprezzarono e capirono. Il motivo è semplice. Di punto in bianco la casa americana sforna una moto da quasi 100 cavalli, con un look sportivo e per promuoverla la mette tra i cordoli: troppo avanti per l'appassionato medio harley dell'epoca, ancora legato ai classici dettami biker. 

XR1200, un modello bellissimo stock che però, con pochi accorgimenti, poteva diventare strepitoso (penso ad ammortizzatori Ohlins by Andreani, allo scarico Termignoni e ad alcuni pezzi in vetroresina by ValterMoto). Non ho mai nascosto di avere un debole per XR1200 e più di una volta sono stato vicino all'acquisto; rigorosamente orange e rigorosamente accessoriata con il kit trofeo per l'utilizzo stradale. Nelle foto una personalizzazione più articolata by MoonEyes.

E voi avete mai avuto una moto, che avreste voluto comprare e che con il senno di oggi vi rammaricate di non aver portato in garage?