Eugenio Montale scriveva: l’imprevisto è il vero senso del viaggio, se tutto andasse senza sorprese, il viaggio sarebbe di una noia mortale. Di sicuro il nostro caro Eugenio non aveva una motocicletta, con questa premessa arriviamo alle 😢NOTE DOLENTI del Faak Am See 2016. Partenza ore 8.30 da Milano, qualche centinaia di chilometri in autostrada e poi statale fino in Austria, con pausa pranzo in Alto Adige; un itinerario suggestivo e fantastico da percorrere in sella, ve lo garantisco! Per cena accogliamo il gentile invito della zia di Jurij, che vive in Clarinzia, la quale ci sazierà a base di ottimo goulash casalingo. Risaliamo sui mezzi intorno le 23.00 in direzione albergo.
Entriamo in
autostrada per gli ultimi chilometri, quando ad un tratto la mia XLH SI FERMA come se se fosse finita benzina; dopo un primo approssimativo controllo, il
buon Carlo mi viene in soccorso spingendo alla vecchia maniera (gamba
tesa su telaio) fino alla stazione di servizio. Fortuna
vuole che l’area sia a meno di un chilometro; non oso pensare se la Polizia ci
avesse intercettati durante la fase di spinta e con un leggero odore di grappa
nell’aria (non potevamo rifiutare di assaggiare il distillato hand made della
zia).
Dopo vari
tentativi (controllo batteria, controllo candele, controllo fusibili etc etc)
ci arrendiamo: salgo in sella con Matteo (stessa formazione a due per i giorni
seguenti) e lasciamo la moto nell’area di servizio. Raggiungiamo
l’albergo intorno alla una di notte in uno stato di sconforto. Il giorno
seguente si cerca di capire cosa fare; trovare un passaggio su un furgone e
sistemare la cosa a Milano o provare a riparare la moto in loco?
Dopo attente
valutazioni, complice l’efficiente assistenza stradale austriaca la moto arriva
il venerdì alle 14.00 presso Pierino di BFC, storico meccanico lombardo che
abitualmente ha uno stand in austria per “aiutare” coloro che hanno problemi
meccanici, ma anche per fare tagliandi al volo e cambi gomme. E da qui
parte la seconda parte dell’odissea. Due giorni
di attesa, Pierino aveva sempre qualcosa di più urgente o remunerativo da fare;
non è bello non sapere cosa ha la tua moto, quanto può costare l’intervento, se
tornerai a casa sulle tue ruote etc etc
L’unica
frase che diceva Pierino era di non preoccuparmi; ma ero preoccupato eccome. Per due
giorni massimo risparmio, proprio perché non sapevo di che morte economica sarei
dovuto soccombere. Ogni giorno
ripeteva: per stasera te la faccio, ma immancabilmente tornavo
in hotel con Matteo. Nel mentre
alcuni operatori del settore mi supportano in maniera diversa; Robertino
di Mastergarage, Francesco di CrazyOils, Carlo e Cinzia
di Reborn, Stefano Griglia, Carlo Sangue Colombo,
Daniele Arnone, Danilo di Low Ride. Le cose non cambiano. Morale della
favola domenica alle 9.00 ritiro la moto; non viene sistemato il problema
elettrico ma solo aggirato. La moto però viene messa in
condizione di andare, il tutto per ben 200 euro di spesa.
Da un lato
felice di tornare a casa in sella alla mia moto, dall’altra dispiaciuto di non
essermi goduto in pieno il faak e di aver speso dei soldi senza avere la sporty
sistemata.
Ovviamente poteva andare molto peggio: bisogna sempre cercare di vedere
il bicchiere mezzo pieno. Ancora un
grazie a Matteo, Carlo, Jurij e Billo per il supporto e l'unione.
Alla fine sei tornato a casa con la moto, dai, questo era l'importante. Ma alla fine che diavola aveva la Bruna?
RispondiEliminaGiorgio
Lo scopriremo presto . . .è in lavorazione....presumo problema cavo blocchetto tasto START/RUN!
EliminaCavolo che Odissea !😱😱 capisco bene cosa vuol dire avere rogne i giro .... Attendiamo resoconto riparazione 👍🏻
RispondiEliminaPerò 200 € solo per arginare il problema....
RispondiEliminaGian Marco
Mi ricordavo più semplice spingere qualcuno... Ma diciamo che la grappa mi ha dato una mano... 🤘😉
RispondiEliminaSi si Berry, era semplice, ma quando si spingevano i vespini...
EliminaAlfred
Che sfiga........proprio quando vuoi divertirti arriva l inghippo......
RispondiEliminaFacci sapere il guasto alla Brunetta.......
Paolo57
Mi spiace , bisognerebbe saper fare tutto , ma è impossibile . L'importante è portare a casa la moto.
RispondiEliminaIl prezzo secondo me è discutibile per una ricerca guasti .
A me è successa la stessa cosa durante una gita nel pavese con la mia vecchia XLHC e per giunta era anche la prima volta che mi portavo la donna, dopo lo sconforto iniziale è salita l'incazzatuta sopratutto perché essendo agosto tutte le officine erano chiuse!!! Alla fine in nostro soccorso è venuto mio suocero col furgone!!! Ma in Italia è un conto, ma se mi fossi trovato nella tua stessa situazione molto probabilmente sarei andato nel panino più totale!!!
RispondiEliminaComunque non per girare il coltello nella piaga ma 200€ per una sistemata alla carlona mi sembra uno sproposito uno onesto avrebbe chiesto 50€ ma loro sono lì per guadagnare quindi...
Comunque già che sei rientrato con la tua moto è una buona cosa!!!
Michael
Purtroppo quando sei lontano da casa devi mettere in conto che chi metterà le mani sulla tua moto ti chiederà più del dovuto ma a volte pur di buttarci alle spalle l'inconveniente sborsiamo senza troppo lamentarci,è raro incontrare un meccanico che non affonda il coltello nella piaga.
RispondiEliminaIl problema è anche psicologico... quando non sai cosa fare e se tornerai a casa con i tuoi mezzi è sempre stressante...
RispondiEliminaPoi 200 euri credo che sia normale, alla fine business is business. E' come chiamare l'idraulico d'urgenza...
Alfred
Non male pierino!
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