18 dicembre 2025
1200 ROADSTER _ ON THE ROAD GARAGE
16 dicembre 2025
PREMIO SPECIALE A VERONA ‼️ 🌀‼️
Una tradizione ormai, un premio speciale Duecilindri, dedicato allo Sportster, all'interno del bike show della rivista LOWRIDE a MOTOR BIKE EXPO 2026. Il prossimo gennaio sarà il settimo anno di Sporty Award. Nelle precedenti edizioni abbiamo premiato, tra gli altri, Roberto Caputo, Alessio Mattiazzi, GDesign, CustMotion, Lucky13. Tra tutte le moto iscritte al contest, individueremo la nostra Best Of.
Se sei un privato o un customizer e stai imbastendo uno Sportster, non devi fare altro che mandare la tua candidatura alla redazione di Lowride. Come di consueto il king of sporty verrà annunciato durante le premiazioni della domenica pomeriggio, sarà chiamato sul palco e ritirerà la targa ufficiale del bike show. Ma non è tutto; per il winner anche una gradita sorpresa.
Nei prossimi giorni, sveleremo la grafica ufficiale di SPORTY AWARD 2026.
15 dicembre 2025
LOWRIDE _ DICEMBRE '25 _ AREA57
11 dicembre 2025
INDIAN MOTORCYCLE _ STAND EICMA 2025
09 dicembre 2025
GILR POWER _ MARIA FRANCA & SIMONA _ AREA57 NOVEMBER '25
Potrebbero essere le protagoniste del remake italiano di Thelma e Louise, il film scritto da Callie Khouri con Susan Sarandon e Geena Davis; una pellicola che puntava il dito contro una società patriarcale e che è diventata un manifesto della cultura femminista. Un tema più che mai attuale. La storia del viaggio verso sud di Maria Franca Podda e Simona Doglio ha molte similitudini con l’iconico road movie prodotto da Ridley Scott ma con alcune sostanziali differenze. Una su tutte l’epilogo che nel nostro caso, fortunatamente, è lieto; ma partiamo dall’inizio.
Si conoscono oltre dieci anni fa alla Riding Season di Milano e tra loro scatta subito l’intesa: oltre alla stessa passione per le Harley-Davidson si riconoscono molte similitudini caratteriali. Gli amici le definiscono cazzute, avventurose e prorompenti ma sempre con la testa sulle spalle. Maria, dalla provincia di Pavia, Simona da quella di Asti iniziano a bazzicare in coppia i più importanti raduni del nord Italia: il legame cresce proporzionalmente ai chilometri percorsi. Il loro motto “le due ruote uniscono, ma bisogna saperle fare girare” è una chiara dichiarazione di intenti. L’obbiettivo è andare in moto il più possibile. Non solo non temono definirsi motocicliste con la emme maiuscola ma da anni lo dimostrano consumando gli pneumatici delle loro sportster su strada. La speranza è quella di essere da esempio e invogliare altre donne ad infischiarsene dei luoghi comuni e saltare in sella. Per loro è stata una sfida: quando muovevano i primi passi nel mondo biker, parliamo di oltre vent’anni fa, erano mosche bianche.
Ultima avventura in ordine di tempo quella in Sicilia: partono in solitaria fino a Latina, dove si uniscono ad amici e alla Rebel Yell Crew. Quasi cinquanta mezzi, per lo più chopper si dirigono verso la medesima destinazione. Dopo aver imbarcato le moto a Napoli raggiungono il Motorfest di Racalmuto, uno degli appuntamenti più veri e autentici della scena del sud Italia. L’accoglienza degli organizzatori è caldissima e l’evento si conferma un successo anche quest’anno. Non contente, Simona e Maria Franca non rientrano con il resto del gruppo ma si prendono una settimana di tempo per battere paese dopo paese tutta l’isola che ha dato i natali a Luigi Pirandello e Andrea Camilleri.
Perché loro, le sanno fare girare alla grande . . . le ruote.
Foto di Marco Frino, Polina Krasnova. Articolo apparso sul numero di novembre 2025 di Lowride, rubrica Area57 a cura di Duecilindri.
05 dicembre 2025
DUECILINDRI C/O MBE2026
03 dicembre 2025
SPORTSTER C/O CUSTOMBIKE SHOW 2025
01 dicembre 2025
1250S EXTREME GARAGE _ CONTRO UN DESTINO SEGNATO
Oggi vi presentiamo il bellissimo Sportster, realizzato da Manuel Pirina della Extreme Garage, officina di customizzazione e assistenza con sede a San Teodoro in Sardegna. Un progetto coraggioso, su base 1250S, un modello Harley-Davidson che ancora non ha fatto breccia nel cuore di noi appassionati. L'idea nasce casualmente, quando il cliente propone a Marcello l'acquisto di un mezzo, il 1250S, che aveva appena subito un incidente importante e che la concessionaria di zona aveva decretato non valesse la pena riparare. Il founder della Extreme Garage decide di accettare la sfida, ma solo dopo aver constatato che la situazione non era così compromessa come sembrava.
Il lavoro è partito dal telaio, con la sostituzione completa dei supporti posteriori e la verifica geometrica del forcellone: il telaio viene anche rettificato e riallineato. Accertata l’assenza di danni strutturali importanti, il progetto si è trasformato in una vera reinterpretazione tecnica ed estetica.
La scelta progettuale è stata fortemente influenzata dal background sportivo del preparatore sardo. Provenendo dalle competizioni del Campionato Italiano Motard desiderava trasferire su questa Harley-Davidson un’impronta più stradale e corsaiola. Ecco spiegata la scelta dei semi manubri, delle pedane arretrate e della taratura delle sospensioni più sostenuta, con un leggero abbassamento dell’avantreno per rendere l’assetto più diretto e preciso.
Il cuore dell’intervento, però, riguarda il motore con particolare attenzione a aspirazione, corpo farfallato e pompa benzina. È stato inoltre realizzato uno scarico completamente artigianale, abbinato a una mappatura cucita su misura per sfruttare al massimo ogni miglioria tecnica. L’estetica è completata da un’aerografia handmade, che sottolinea l’unicità del progetto.
Questa Sportster 1250S non rappresenta solo una moto recuperata da un destino già scritto, ma un mezzo che racconta la filosofia di Manuel Pirina : dare una seconda vita a ciò che sembra ormai perduto, trasformandolo in qualcosa di unico e personale. Obbiettivo assolutamente centrato.
27 novembre 2025
PAOLA SOMMA - #PODCUSTOM
Spin off di Duecilindri Magazine, PodCustom è il primo podcast interamente dedicato al mondo custom. In ogni puntata un personaggio del settore si racconta attraverso le nostre domande. Dopo Lory666, Giuseppe Roncen, Christian Abbiati e Lambo Cattaneo è il turno, finalmente, di una donna.
E' stata definita la Custom Queen italiana perchè da trent'anni organizza la manifestazione di riferimento delle due ruote personalizzate. Stiamo parlando ovviamente del Motor Bike Expo e di Paola Somma. Con Paola abbiamo fatto una lunga chiacchierata tra passato, presente, futuro e ripercorso la sua storia personale e lavorativa; ne è uscito un bellissimo ritratto. Fateci sapere nei commenti se vi è piaciuto questo episodio e chi vi piacerebbe vedere ospite nel nostro studio.
25 novembre 2025
SE VINCONO TUTTI, NON VINCE NESSUNO _ OGGI SONO POLEMICO _ NUOVA RUBRICA
Inauguriamo una nuova rubrica che abbiamo voluto chiamare “OGGI SONO POLEMICO”, spazio nel quale, di volta in volta, tratteremo tematiche del tipo “cose che pensano in molti ma che in pochi hanno il coraggio di dire”.
Per la nostra prima volta parliamo non tanto di bike show, tema a cui dedicheremo un capitolo ad hoc, ma di targhe e premiazioni. Affrontiamo l’argomento a poche ore dalla conclusione del Rombo di Tuono ma ci teniamo a precisare che quello che segue è un discorso valido per tutte le manifestazioni e non solo per quella bresciana: quindi nulla di personale con la kermesse di Corrado Comanzo al quale peraltro facciamo i nostri complimenti per il successo della 21^ edizione. Ma torniamo a noi.
Scrollando le immagini del day after, ci siamo imbattuti in tantissime foto di customizer che mostrano orgogliosi le targhe ricevute, alcuni addirittura quattro-cinque riconoscimenti.
Il messaggio che passa, alla fine, è che HANNO VINTO TUTTI. Provate a vedere con attenzione i social e converrete con me. Ci tengo a sottolineare che la qualità delle special, in questa nostra riflessione, non c'entra nulla: il livello dei nostri preparatori è altissimo. Ma se per assurdo, ci sono settanta moto in gara e cinquanta vengono premiate, ditemi voi che gusto c'è? Se nell'arco di un anno, un preparatore, tra raduni, fiere ed eventi porta a casa venti targhe, ditemi voi che gusto c'è?
Non sarebbe più figo, più credibile, più stimolante anche per gli stessi bricoleur se ci fossero in palio pochi premi di valore e di conseguenza pochi vincitori. Non sarebbero più orgogliosi e soddisfatti in caso di vittoria?
Tralasciando il BEST OF e qualche special prize mirato, gli altri premi sembrano quasi contentini, un escamotage per evitare tutte le polemiche che sovente accompagnano i risultati dei contest. Perchè qui in Italia specialmente, se uno perde si lamenta, ma se vince anche una targhetta minore, è più facile che faccia buon viso a cattivo gioco salvo rarissime eccezioni come il nostro "amico Marcello" (LEGGI QUI).
Più premi ci sono, meno valgono, una regola che si applica a tutto; meno biglietti disponibili per un concerto più costano, meno copie originali di una prima edizione di un libro sul mercato e più valgono . . . .potremmo fare migliaia di esempi.
Ovviamente capiamo anche il punto di vista degli organizzatori che vogliono accontentare un pò tutti i loro customizer/espositori/clienti, ma così facendo è il concorso che perde valore. Se vincono tutti, nessuno vince davvero.
Fateci sapere cosa ne pensate e scriveteci se avete qualche argomento adatto per questa rubrica, una rubrica senza peli sulla lingua.
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