31 ottobre 2023

SOLO ROBA FORTE > IVAN SABBIONEDA > AREA57











SOLO ROBA FORTE. TRE PAROLE CHE DEFINISCONO UNO STILE DI VITA: E’ “ROBA FORTE” TUTTO CIO’ CHE TRASUDA PERSONALITA’ E CARATTERE. UNO SPRONO AD ESSERE SEMPRE STESSI INFISCHIANDOSENE DEL GIUDIZIO DELLA GENTE.

Se siete stati all'ultima edizione di Sporty Meeting, l'avrete sicuramente notato perchè tutto si può dire del protagonista di questo nuovo capitolo di Area57, tranne che sia uno che passa inosservato. Un look eccentrico, stravagante, il corpo quasi interamente coperto di tatuaggi e mezzi a due-quattro ruote in garage che rispecchiano alla perfezione il suo way of life

Per IVAN SABBIONEDA le passioni non sono semplici passatempo, ma un’opportunità da cogliere per esprimere il proprio essere. Un approccio alla vita che ha ereditato da papà Romolo, un uomo che è riuscito a trasformare il suo amore per la cucina in professione. Ancora oggi nonostante la dipartita del suo fondatore, la Trattoria da Romolo in zona Lima a Milano, propone le stesse ricette di allora: pietanze rigorosamente della tradizione, preparate come si faceva una volta senza seguire le tendenze gourmet tanto in voga in questo periodo. 

E’ Ivan, spalleggiato dalla mamma, a gestire con orgoglio l’attività di famiglia. Lo stesso orgoglio che traspare dai suoi occhi quando parla del suo amato babbo. “Lui ha tracciato senza saperlo anche la mia di strada: nel lavoro ma non solo. Mi ha insegnato l’importanza delle passioni e quanto possano contribuire a vivere una vita più intensa. Prima la cucina, poi la pesca, le auto, io come lui, ci metto dentro tutto me stesso in ogni cosa che faccio. Alle Harley-Davidson sono arrivato in maniera casuale, spinto da alcuni amici che ripetevano essere la moto perfetta per un tipo come me. Un giorno per mera curiosità andai a vedere quel negozio in via Niccolini, di cui tanto avevo sentito parlare: uscì con in mano il contratto del mio Road King, un modello che considero tra i più rappresentativi del marchio di Milwaukee e che ancora oggi è al mio fianco anche se completamente modificato”. 

Estremo, radicale, rivestito di pelle di rettili siamo certi non avrebbe sfigurato nel film Crocodile Dundee. Alla moto, segue una Jeep Renegade primi anni ottanta anch’essa personalizzata ma è in sella e non dietro al volante che Ivan vive le emozioni autentiche. Per oltre dieci anni si butta nel mondo biker, partecipando ai più importanti raduni europei e documentandosi voracemente sulla cultura motociclistica custom. La naturale evoluzione è il desiderio di una special vera e propria, cucita su misura. Affida il progetto a Marco Galloni, storico meccanico della scena ufficiale milanese, oggi nel team di Meccanicamente ma ille tempore sotto l’egida Masters Garage insieme a Roberto Mascaretti

Individuato in uno Sportster 1200 del 1989 la base di partenza, viene modificato il telaio da Ronnie Biasetti, revisionato il motore con ricambi Jims’, lucidato e dotato di accensione a puntine. Cerchi a 60 raggi, dischi freno e molti altri pezzi di provenienza Custom Chrome si fondono alla perfezione con accessori handamde. La verniciatura è opera di Cisko Aloisi, bravissimo nel riuscire a tradurre in colore le richieste del committente. Il risultato è questo splendido Chopper, soprannominato Walk of Life, come una delle canzoni più note dei Dire Straits. Il motivo? Date un occhio al testo di Marl Knopfler e capirete il perché.

 Articolo apparso su Lowride, september '23, foto di Daniele Grassi 

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