CONTAMINARE è il verbo più usato di recente in ambito custom: fondere, mischiare stili diversi per darne vita a uno nuovo. Cercare la propria originalità attingendo a piene mani da generi diametralmente opposti o usare (come in questo caso) una base non proprio adatta, almeno sulla carta, per raggiungere l'obbiettivo. Nella puntata dodici di Duecilindri Magazine (on line da pochissimi giorni), vi abbiamo mostrato un esempio riuscito in chiave adventure, mentre nelle foto . . . .
A voi i pareri del caso, in puro stile rubrica NO WORDS, lo spazio dove il giudizio a corredo delle moto pubblicate lo scrivete proprio voi lettori lasciando un semplice commento.
Così a colpo d'occhio non mi piace mi sembra il brutto anatroccolo, forse è colpa dei cerchi, del cupolino e del parafango anteriore che proprio non mi riesco a far piacere.
RispondiEliminaSorvolo sulle finiture fluo che almeno ravvivano un pò tutto sto nero!
Per me è da rivedere.
G. Marco
Sicuramente un ottimo lavoro molto curato nei dettagli.... Ma per il risultato finale rimango molto scettico... Per me è un no secco...
RispondiEliminaBerry
Doveva avere il coraggio di farla tutta nera, e cmq l'unica custom pucciata nel nero che mi piace è la Ronin di Indian Larry
RispondiEliminaa me piace nel complesso ma avrei preferito un faro rotondo
RispondiEliminaAlla prima vista è un no. Poi, se me la immagino da usare per valli a raggiungere rifugi di montagna... non sarà mai la moto adatta a questo uso, ma sarebbe un girare per rifugi in stile sporty!!
RispondiEliminaGiorgio di cantu
p.s. la mascherina mi ricorda quella dell'acerbis (bianca con "fronte" gialla e guarnizione faro nera) che andava tanto a fine anni 80/ inizio anni 90