"NON MI ASPETTO NULLA DAL CONTEST, IL SOLO ESPORRE LA MOTO CHE HO COSTRUITO E FAR VEDERE IL MIO LAVORO E' UN SUCCESSO". Così aveva esordito Marcello (nome di fantasia): ma andiamo per ordine.
Per tutta la durata di MBE,
Marcello si dimostra gentile e prodigo di informazioni
relative alla sua bella preparazione iscritta al bike show della rivista
LowRide, contest all'interno del quale da alcuni anni ormai gestiamo un premio speciale dedicato al mondo small block. Non posso non dire che Marcello è un bravissimo artigiano del custom e il suo mezzo di altissimo livello.
A premiazioni concluse, l'atteggiamento cambia repentinamente: Marcello ci è venuto a cercare e si è rivolto con modi bruschi a me e ai
ragazzi di Duecilindri, intimando di non pubblicare per nessuna
ragione la sua moto sui nostri canali. Non abbiamo avuto modo di poter chiarire, perché Marcello è andato a prendersela con il fotografo di Lowride. Il giorno dopo al
fotografo chiederà scusa, a noi invece no.
Il motivo di questa reazione? Non mi è chiaro ma posso immaginare. E' importante sottolineare che Marcello è stato tra i premiati di Lowride quest'anno: un bel
riconoscimento, mica bruscolini. Ma allora perché questa reazione? Forse voleva
il Best of Show, il premio Sporty Award da noi gestito e magari esporre la moto all'Arena di Verona? La cosa curiosa è che
nei giorni precedenti aveva davvero detto più volte “esporre a Verona è un onore, tutto quello che viene è un
successo, non mi aspetto nulla”. Meno male, dico io che non si aspettava nulla . . . .
Proprio per essere super partes faccio scegliere alla Duecilindri
Crew la vincitrice del nostro premio senza alcuna interferenza da parte mia: la Crew ha indicato un’altra moto e
non quella di Marcello. Più bella? Meno bella? Più lavori fatti? Meno? Poco
importa, i ragazzi della crew preferivano un’altra moto ed è stata premiata
quella.
Nei giorni successivi la fiera Marcello animerà discussioni sui social (post che poi cancellerà),
lasciando intendere che gli interessi fanno le classifiche, in pratica svilendo il contest a cui ha partecipato e vinto. In più ha ipotizzato nuove regole (irrealizzabili) per gestire i bike show. Tra le tante, moto senza il nome del preparatore, divieto di foto alle moto su social fino a fine premiazioni e altre ideone di questo tipo.
In sintesi, se non si riesce a contenere lo stress da
competizione, accettare che un “giudice” possa preferire, per qualsiasi
ragione, una moto diversa dalla tua, meglio non partecipare perché rischi di
fare brutte figure. Il fatto che a mente fredda non ci abbia scritto per chiarire è la chiusa perfetta di questa breve storia triste veronese. Ovviamente mi dispiace dell'accaduto, ma noi più che scegliere in maniera onesta non possiamo fare.
Tornando a parlare di cose belle, presto il post dedicato alla vincitrice di Sporty Award 2022.
Di solito chi si lamenta è chi non vince, ma invece da quanto ho capito il customizer in questione ha pure vinto. Forse troppi complimenti gli avranno dato alla testa e pensava di essere il nuovo Billy Lane.
RispondiEliminaTC
bah!
RispondiEliminaio non capisco la reazione di MARCELLO e mi sara difficile comprenderla.
la cosa certa è che ci vuole umiltà e sincerità,poi è libero di pensare e fare quello che vuole.
e per finire,complimenti per il lavoro della CREW,Bravi.
paolo57
chiunque abbia dato un occhio ai social dell'ambiente custom capirà di cosa stiamo parlando.
RispondiEliminaalla fine per un preparatore "di mestiere", un contest di questo livello credo sia un'importante vetrina, indipendentemente dal risultato (perchè già essere selezionati vuol dire molto).
rovinare tutta la bella pubblicità, e anche la bella preparazione, con queste uscite poco eleganti è un vero peccato.
Luca Berlinghieri
Mah la gente è strana e ultimamente è pure peggiorata, evidentemente vi ha lisciato il pelo i giorni precedenti pensando di accaparrarsi così lo "Sporty Award 2022", lasciatelo perdere e tirate dritti per la vostra strada.
RispondiEliminaGian Marco
Niente di nuovo sotto il sole dei contest. Atteggiamento tipicamente italiota. Marcello ha perso un'occasione persa per stare zitto.
RispondiEliminaPessimo esempio di persona che non ammette che ci possono essere opinioni diverse dalla sua. Che se ne stia nel suo brodo e avanti Duecilindri Crew!
RispondiEliminaGiorgio B.
Chi non sa perdere, non sa vivere. Me lo diceva sempre mio nonno. Che poi in questo caso ha pure vinto . . . non capisco :)
RispondiEliminaMarco77
Marcello era molto agitato....;la moto preparata da Marcello era un gran pezzo .. ma purtroppo non è contemplata la premiazione ad ex aequo...mi spiace per la caduta di stile...sono certo che si raffredderà e comprenderà....
RispondiEliminaahahahahahahahahahahah
RispondiEliminamuoio
Mi sembra che in una edizione passata del mbe (forse nel 2020 o 19) c'era già stata una polemica per la moto vincitrice scelata da lowride. L'mbe fa grandi numeri e nei grandi numeri c'è di tutto un pò, compresi quelli che si offendono se non arrivano primi. È sempre un pò triste quando succedono queste cose ma niente di grave dai.
RispondiEliminaGiorgio di cantu
Ma si dai, un pò come la notte degli Oscar, si sa che Hollywood premia se stessa, ma intanto gli intenditori apprezzano comunque, non bisogna prendersela.
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