GP16 ci ha ripagato in pieno. Una special su base Sportster incredibile, dalle forme inusuali, dagli evidenti richiami sportivi e di altissima manifattura. Damiano l'ha pensata, l'ha disegnata e ha scelto con minuziosa attenzione ogni accessorio e ogni partner in crime.
Tantissime le parti create ad hoc: dalla scocca in alluminio battuto a mano, passando per il forcellone, lo scarico e le piastre in pezzo unico fino ad arrivare alla sella artigianale di Luca Ronzoni e il meglio dei componenti presenti sul mercato. Ohlins, Brembo, S&S, Scalvini Racing. Motore pompato a dovere, impianto frenante e ciclistica top class. Non manca la telecamera posteriore con schermo posizionato proprio sotto l'ampio cupolino.
Hanno collaborato Pachera STG, Officine Meccaniche Stucchi e Mirko Perugini di Gallery Motorcycles a tutti gli effetti il responsabile tecnico delle recenti creazioni firmate dalla corona e dal numero sedici di Damiano Caputo.
Un progetto ambizioso, diverso dal solito, che dividerà: di certo noi non potevamo avere una moto migliore al nostro stand. In mezzo a chopper, digger, clubstyle e performance la GP16 si è fatta notare.
Per dovere di cronaca GP16 è stata premiata nella TOP20 del Bike Show della rivista Lowride e potrete ammirarla dal vivo a SPORTY MEETING '22.
Un sentito grazie a DANIELE GRASSI per questi bellissimi scatti e a DAMCAP per aver condiviso con noi la sua grande passione a due ruote.
Moto che sicuramente dividerà gli appassionati, ma di qualità indiscutibile. Ci si potrebbe domandare: ha senso stravolgere a tal punto una Sportster rendendola così diversa da ciò che è? Per me la risposta è senz'altro sì, perché si tratta di una della massime applicazioni del concetto custom alle nostre moto ed un modo per renderle ancora più longeve. Sarebbe molto interessante consocere che tipo di interventi sono stati effettuati al motore, e se la moto avrà un impiego "pistaiolo" o, come forse parrebbe naturare, un suo impiego sul lago salato di Boneville....... . Veramente un gran mezzo!
RispondiEliminaGiorgio B.
Un lavoro incredibile. Vista a Verona ed è stupenda. Dice bene il blogger, in mezzo a chopper, digger, modified la gp si è fatta notare. I miei complimenti al team.
RispondiEliminaAlessio
Lo sportster è una moto straordinaria anche per via della sua poliedricità, una caratteristica forse unica nelle moto di attuale o recente produzione. Questa realizzazione di Damiano è perfetta nel suo genere, nonché innovativa. Mai vista una carrozzeria così tesa e dalle linee sfaccettate ma "pulite" su una moto.
RispondiEliminaComponentistica esagerata col dettaglio delle slick a rendere tutto ancora più sexy ed esclusivo.
Per me è indiscutibilmente curata e ha delle componentistiche top, però non mi entusiasma fondamentalmente per due motivi. Il primo è lo scarico: magari è solo una mia impressione ottica dovuta alla prospettiva delle foto, ma sembra che sia troppo basso, che vada a toccare appena si esagera un po'nelle pieghe a dx. Il secondo è una considerazione ciclistica: in una preparazione così pistaiola e dalle sovrastrutture ultramoderne nelle forme, gli ammortizzatori posteriori stonano un po', avrebbe avuto molto più senso sia funzionale che estetico un monoammortizzatore, anche perché la parte posteriore della culla originale, svuotata dal serbatoio dell'olio stock, non mi piace. Ovviamente dal mio umilissimo punto di vista e senz'altro facendo un grande plauso a Damiano e a tutto il team per l'idea molto originale e fuori dal coro.
RispondiEliminaMi ritrovo molto nel commento di Giorgio B. Una preparazione SUPER racer su base sportster con linee così estreme da "motogp" non è comune, e ci stanno considerazioni o commenti anche estremi. Tecnicamente non ho abbastanza competenze per dare un giudizio. Da quanto è scritto nel blog, dico WOW! Ma ho anche trovato correte le due osservazioni fatte di Andrea GATE.
RispondiEliminaComunque, anche se preferisco altre tipologie di preparazioni trovo la GP16 molto bella e non vedo l'ora di vederla live allo Sporty Meeting!!
Giorgio di cantu
Volevo aggiungere che è molto bella e azzeccata la livrea in stle VR1000!!!
EliminaGiorgio di cantu
La moto è molto bella e assemblata con componenti di prima scelta, io non amo molto le forme spigolose e quindi mi sarebbe piaciuta una carena più morbida ma è un dettaglio, poi credo di capire che c'è un richiamo alla Moto GP e quindi capisco la scelta.
RispondiEliminaFaccio i complimenti a Damiano e mi farebbe piacere qualche notizia sul motore e sulle prestazioni raggiunte!
G.Marco
A me piace: è di sicuro una moto fuori dagli schemi del custom "classico" e dimostra l'estrema flessibilità della piattaforma Sportster (oramai ex...). Alcuni piccoli appunti estetico-funzionali del tutto personali possono essere:
RispondiElimina- un monoammortizzatore sarebbe stato più adatto (concordo con Andrea)
- il terminale di scarico sembra molto voluminoso e la griglia non fa che amplificare l'effetto
- il codino poteva essere un po' meno alto e verticale, o perlomeno la linea posteriore poteva essere un po' più fluida (sembra un po' un muretto...)
- L'ammortizzatore di sterzo in quella posizione è forse troppo evidente, si poteva forse integrare meglio all'altezza del cannotto, come quello della PanAmerica Special per intenderci.
Sono come sempre opinioni personali che nulla tolgono alla bellezza della preparazione, che spero di poter vedere dal vivo allo SM22.
Ciao,
Marco
veramente un gran gran lavoro, moto moolto bella...l'unica cosa che mi sento di dire è che forse io avrei messo lo scarico sotto sella ( sono un nostalgico delle 916 :D )
RispondiEliminaLa componentistica è al top dei quello che offre il mercato e anche il design è abbastanza convincente, sarebbe interessante sapere se la guida sia appagante quanto la vista di questa special
RispondiEliminaLo sapremo presto e vi sapremo dire. GP16 in pista soon.
EliminaCiao RG!!!!