I voti
espressi da oltre 6 mila appassionati dal 15 gennaio
alla metà di febbraio attraverso il sito specifico hanno eletto
le cinque moto finaliste del contest italiano di Battle of
the Kings, il concorso di customizzazione riservato alle
concessionarie indetto ogni anno da Harley-Davidson e giunto alla sua quinta
edizione.
Le cinque moto così elette dal pubblico verranno esposte allo stand Harley-Davidson ai prossimi Roma Moto Days, dove il giorno 7 marzo, in una specifica conferenza stampa, verrà proclamata anche la vincitrice italiana assoluta sulla base delle preferenze espresse da un pool di specialisti dell’informazione ed esperti di settore. In rappresentanza del mondo sporty, solo la THE ANSWER realizzata da H-D Parma.
Anche in Gran Bretagna sono state ufficializzate le moto più votate. Lascia di stucco la mancanza della THE MUSTARD by Shaw Speed (leggi post QUI), battuta da ben due preparazioni su base XL: una la vedete ritratta nelle immagini, nello specifico quella realizzata da SYCAMORE HARLEY DAVIDSON. Anche ELLIE MAE japstyle di Reading Harley Davidson non riesce ad emergere, nonostante la moto fosse curatissima (leggi post QUI).
Le cinque moto così elette dal pubblico verranno esposte allo stand Harley-Davidson ai prossimi Roma Moto Days, dove il giorno 7 marzo, in una specifica conferenza stampa, verrà proclamata anche la vincitrice italiana assoluta sulla base delle preferenze espresse da un pool di specialisti dell’informazione ed esperti di settore. In rappresentanza del mondo sporty, solo la THE ANSWER realizzata da H-D Parma.
Anche in Gran Bretagna sono state ufficializzate le moto più votate. Lascia di stucco la mancanza della THE MUSTARD by Shaw Speed (leggi post QUI), battuta da ben due preparazioni su base XL: una la vedete ritratta nelle immagini, nello specifico quella realizzata da SYCAMORE HARLEY DAVIDSON. Anche ELLIE MAE japstyle di Reading Harley Davidson non riesce ad emergere, nonostante la moto fosse curatissima (leggi post QUI).
Come dicevano i latini: DE GUSTIBUS NON DISPUTANDUM EST.
Non saprei come giudicarla, a mio avviso non collocabile all’interno di un genere di preparazione. Guardando la prima foto mi ricorda una preparazione risalente ai primi anni 2000, e su base Yamaha Dragstar, una preparazione di quando le officine erano piene di Custom giapponesi
RispondiEliminaSarà complice lo scarico, il parafango posteriore e l’effeto che la vernice fa alla forma del serbatoio dell’olio!!!
Michael
Mah non mi piace, forse è per via della ruota anteriore o della verniciatura o dello scarico, oppure di tutte e tre le cose... Le altre due Sporty citate dal blogger mi piacevano di più!
RispondiEliminaGian Marco
Quoto... La ruotona davanti brutta.
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