foto e scritto by Luigi "Giò" M.
Venerdì 31 gennaio la sveglia alle ore 6.00, h. 7.30 vrooom
e anche il mio Giò-Sporty è sveglio e vispo.
Ore 8.10, area servizio A4- Brianza sud
ritrovo con gli amici, i “Senza fretten”
Ore 8.30, bottone.
Ore 9.00, area servizio A4-Sebino Sud si
recupera il resto del gruppo.
9 amici, 9 moto, tutte diverse, ognuna che
riflette lo stile e il carattere del suo proprietario, harley, bmw, una
self-made su base honda (forse?), un unico obiettivo: l’ELEFANTENTREFFEN.
Pioggia battente, freddo, nevischio,
Brennerpass.
Discesa verso Innsbruck, sole che illumina
le Alpi, quelle austriache, buio, ancora 90 km a Passau, stanchezza, hotel,
doccia calda, Danubio, cena in stübe, Clarissa? weissbier, stinco, ponte sul
Danubio scuro e non blu, un pissoir in riva al fiume con il “walter” che dal
calduccio della sua “cuccia” si rifiuta di mettere la testa fuori dall’uscio,
rientro, sonno. Mattina, colazione con vista virtuale sul
Danubio coperto di nebbia. In sella, la "buca" ci aspetta,
occhi sgranati a cogliere possibili gelate su strada, foresta bavarese, colline
innevate e sole che scalda anche i nostri cuori. Thurmansbang-Loh, strada chiusa all'accesso
... only bikers allowed.
Incrocio di moto, vespe, scooter, vecchie e
nuove glorie, alcune improbabili, altre sconosciute e indefinibili, sidecar
...tanti sidecar, d’altronde la festa è in loro onore prima di tutto,
tutti lì per il 58° ElefantenTreffen. Si, sono 58 anni che l’ultimo w/e di
gennaio, pieno inverno, ci si ritrova da ogni dove nel cuore della foresta
bavarese, non ai Caraibi.
Was ist Elefantentreffen? Prego, leggere qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Elefantentreffen, oppure altrove. In ogni caso, conta poco o
niente saperne, conta solo e unicamente andarci.
Ma quest’anno c’è il sole! Tanto sole, ma
anche fango, neve e poi foto-ricordo sotto lo striscione ...come a dire
“...amico, io c'ero!” Chioschetto per patch, pins, adesivi,
insomma, come in pellegrinaggio a un santuario, non si può non tornare a casa
senza uno di questi “santini” e chissenefrega se un pezzo di adesivo costa 2,50
eurini, conta il valore intrinseco e immateriale di quel pezzo di carta
adesiva. Si entra “in buca”, birretta al chiosco,
fuoco, tende, balle di paglia, stufe che fumano, perché la notte qui fa freddo
per davvero, ma oggi c’è il sole che splende sulla “buca” e l’emozione,
tanta, si legge negli occhi. Occhi che sorridono, alcuni anche lucidi e
malcelati.
Ma è già tempo di ripartire.
Ancora foresta bavarese, bianche colline
innevate baciate da questo sole d'inverno e una striscia d’asfalto, nero, che
vi corre dentro, la strada, la nostra strada. Di noi, i cd. “Elefantini” e
delle nostre moto che rombano di piacere. Autostrada, sosta e uscita ogni 100 km alla
ricerca di un benzinaio. Si, perché in Germania il bello
dell’Autobahn (cartelli blù e non verdi come i nostri) è che non si paga ed è
ben tenuta, il brutto è che il benzinaio è nel paese vicino a 1-2 km. di una
uscita (ausfahrt) qualsiasi. Monaco, raccordo anulare che in questo
sabato d’inverno sembra il romano G.R.A. o la tangenziale ovest direzione A4
Cormano-Venezia con la gente che va chissà dove. Sempre Autobahn, direzione Innsbruck-Italia.
Ma ancora sosta in corsia di emergenza, l’ennesima per la self-made-honda, ma
anche per noi che ne approfittiamo per distendere i muscoli del collo e delle
braccia che cominciano a far male per davvero.
Candele? No, questa volta solo benzina in
riserva, ma intanto si sta facendo sera e poi buio.
Si sale verso il Brennerpass, pedaggio,
consultazione veloce...si prosegue? Ci si ferma?
Ragazzi...sono le 18.30, sulla strada c'è
acqua, fanghiglia, nevischio e poi è buio e a casa ci sono i nostri affetti in
ansia per una telefonata che non arriva. Wipptalerhof Hotel, freccia a dx, sosta
notturna. Doccia, cena, ancora auguri a Magic Bob per
il suo compleanno anche se ancora manca un giorno, ma intanto si brinda e si guarda
il cielo per indovinare cosa ci aspetta il giorno dopo.
Pioverà? Nevicherà? No tranquilli, c'è
scirocco e quindi? Al max strada bagnata?
E invece ... mattino, risveglio con le
nostre moto sotto almeno 20 cm di neve, ma si deve partire, comunque.
Strada piena di sale ma pulita, efficienza
da vecchio impero austro-ungarico.
Brennerpass e poi Italia, Bressanone o
Brixen… , stessa cosa, siamo sempre e comunque in Italia, cari amici tirolesi,
non dimentichiamolo.
E intanto il sole si affaccia tra le Alpi,
italiane questa volta.
Si viaggia, 100/120/140, con il Magic che
quando gli “prende il ritmo” (ipse dixit) eccolo che si lancia dai 60 ai 160
km/h in un elastico da bungee-jumping dal fondo alla testa del gruppo e poi di
nuovo in fondo a far da scopa insieme a “bro Cosimo”. Perché il Magic è cosi,
prendere o lasciare e gli amici si prendono e basta. Ma ormai siamo a ridosso di Brescia, saluti,
ancora gli occhi allegri e felici di quanta/quale strada abbiamo fatto insieme
in questo freddo w/e di inverno. Bergamo, le mani si alzano. Ciao alla
prossima...sulla strada e il primo gruppo che va.
Barriera di Agrate, svincolo per Monza e
altri due che alzano la mano. Saluti.
Ancora un pezzo di tangenziale ovest e
ancora saluti all'ultimo compagno di strada.
Ormai solo, come il venerdi di due giorni
addietro, alle 7.30 del mattino, sotto l’acqua battente, a ripercorrere nei
pensieri il perché di tutto questo per dirmi soltanto "amico mio, non c'è
un perché a tutto questo. Sono le passioni che muovono il mondo, la testa può
solo correre dietro."
PS. 1: quella “roba” posticcia
che vedete attaccata al serbatoio è una “protezione di fortuna” (usata anche
nella mia “solitaria” verso il mio paese, in Lucania/Basilicata lo scorso
giugno 2012, da me titolata “My Italy Riding Alone”) fatta per attaccare un
borsello con alette magnetiche per contenere cose di pronto uso, quale pelle di
daino per pulire la visiera durante la marcia, ticket autostradale italiano,
spray antiappannamento etc. evitando di rigare il serbatoio.
P S.2: infine, amici e lettori del DUECILINDRI BLOG che avete avuto la pazienza e bontà di leggermi fino a qui e anche
tu, Paolino, che gentilmente mi ospiti, lo so che mi tirerò dietro le vostre
“madonne”, ma da uno che da un pezzo ha passato “il mezzo del cammin della sua
vita” e da poco ha scollinato anche “la cinquina”, che qualcosa l’ha fatta,
qualcos’altra l’ha vissuta, ma che tanto ancora gliene resterebbe/vorrebbe da
vivere e fare, una riflessione ve la devo dire “…disquisite meno di estetica,
di colorazioni, di abbinamenti, di parafanghi se mozzati o allungati e via di
questo passo, mettete 10 euro di benzina nel serbatoio della vostra “bimba”, andate
a farvi un giro, al lago, in collina, in Val Brembana, da soli, in compagnia, con
il sole, con la pioggia, ma comunque andate a farvi un giro.
Sentire il rombo di allegria che
esce dagli scarichi della vostra “amata”, con l’emozione che ogni volta vi salirà
fin dentro il vostro stomaco mentre gli occhi si fanno lucidi, è qualcosa che
non ha alcun prezzo, non ha alcun valore materiale e che nessuno vi potrà mai
descrivere per davvero, lo sentirete solo voi, dentro di voi, lo porterete solo
in voi, sempre con voi.”
Massima stima e tanta invidia, complimenti per il viaggio e il racconto.
RispondiEliminaCiao
Daniele noobrider
Bravo Giò hai scitto una pagina indimenticabile della tua vita motociclistica. Stima e rispetto!
RispondiEliminaGrazie di aver condiviso con noi la tua esperienza, con un bel racconto e belle immagini.
Respect al Giò!!!!
RispondiEliminaLa sporty và ovunque . . . basta volerlo.
Bravo Luigi.
Nano71
Grande!!! Spero di vederti al prossimo run 2c così da sentire dalla viva voce maggiori dettagli su questa magnifica esperienza che hai fatto!
RispondiEliminaComplimenti ancora,
Un lampeggi,
Daniele
Forever On Sportster's Wheels!!!
RispondiEliminaMa vi rendete conto!?... i viaggi più importanti il nostro LUIGI li fa in Sportster!
Sei un grande!... Totale rispetto al nostro veterano preferito!!!!
DJ
Grande avventura e bravissimo Luigi nel raccontarcela. Mi ha sempre affascinato l'Elefantentreffen ma ho sempre pensato fosse un pò troppo estrema, ora grazie a tè sò che è possibile. Chissà, magari una volta ci vado. Grazie per averci reso partecipi di questa bella avventura. Sono daccordo con tè, accendiamo le moto e andiamo, non importa tanto con cosa ma andiamo.
RispondiEliminaMALPO
Ciao Luigi!!..dalle tue parole si capisce che la passione ti pervade, per questo a me ti accomuno,e senza conoscerti tanto sò che saresti un amico!..a presto ..RAVE
RispondiEliminaOTTIMO!
RispondiEliminaGran viaggiatore e gran scrittore!
COMPLIMENTI!
Concordo in toto . . . complimenti a Luigi.
RispondiEliminaQuest'anno, le chiacchiere su parafanghi e accessori continueranno perchè è più forte di me, ma ho intenzione di fare parecchi giri, giretti e gironi!
Paolo 2C
Grande Paolo, allora quest'anno terzo, quarto e quinto RUN !
EliminaMALPO
È un grandissimo. Io, portatore di protesi all'anca, non mi ci avventurerei mai.. Ma poter anche solo sognare con le sue foto..
RispondiEliminaGrande Giò. So cosa hai provato e io che l'ho vissuta nella sua 50° edizione con un TT600 sotto la neve da milano a monaco capisco le sensazioni. Io mi sentivo anche un po' pirla (come si dice a milano) e un po' eroe, e ancora pirla per sentirmi eroe... Stima, rispetto e onore a te!
RispondiEliminaPS per il RAVE: Luigi l'hai conosciuto eccome al primo duecilindri run... ma forse eravamo tutti un po' eccitati.
Alfred
Ciao Alfred!..cerco che lo ho conosciuto...gli devo anche un caffè......intendevo NON MOLTO......riciao By RAVE
EliminaConfermo l'impressione che mi hai dato leggendo questo articolo, oltre ad essere un ottimo centauro, sei anche un'ottima penna e un grande amico.
RispondiEliminaAlla prossima avventura....bro C.
Grazie a Luigi per essersi unito al nostro gruppo (1811MCL) e grazie a Paolo per averci "ospitato" sul blog offrerndo visibilità al nostro run "Senza Fretten".
RispondiEliminaGran spirito di avventura e capace a mettersi in gioco!
RispondiEliminaPippo70
Gran belle parole e complimenti per l' esperienza vissuta.
RispondiEliminaTi cito per farti i miei complimenti per queste parole:
“…disquisite meno di estetica, di colorazioni, di abbinamenti, di parafanghi se mozzati o allungati e via di questo passo, mettete 10 euro di benzina nel serbatoio della vostra “bimba”, andate a farvi un giro, al lago, in collina, in Val Brembana, da soli, in compagnia, con il sole, con la pioggia, ma comunque andate a farvi un giro.
Sentire il rombo di allegria che esce dagli scarichi della vostra “amata”, con l’emozione che ogni volta vi salirà fin dentro il vostro stomaco mentre gli occhi si fanno lucidi, è qualcosa che non ha alcun prezzo, non ha alcun valore materiale e che nessuno vi potrà mai descrivere per davvero, lo sentirete solo voi, dentro di voi, lo porterete solo in voi, sempre con voi.”
Amen!
Mirko
ciao Luigi !!! grande stima per aver compiuto un impresa del genere, nn alla portata di molti, dificile e dura....altro che balle !!!! spero proprio di vederti al prossimo RUN così ascolterò le tue parole, sicuramente cariche di emozione , nel raccontare questo viaggio
RispondiEliminacomplimenti ancora
ciao
Marcolino
GRANDE, SEI UN GRANDE.
RispondiEliminaLorenzo, Pisa
un grazie di cuore per la passione e il coraggio che avete messo per affrontare questa avventura per qualcuno tra l'altro era il primo elefantreffen. sono sicuro che non sara' l'ultimo .1811 vi ringrazia re vi stima.
RispondiEliminaGiò 883R non e una Harley, cmq complimenti per il viaggio
RispondiEliminaall'anonimo dell'11 febbraio h 19.46 , almeno firmati !! la 883R nn è una Harley ??? what do you mean ???
RispondiEliminaMarcolino
che olio usavi nello sportster come gradazione? problemi con accensioni a freddo?
RispondiEliminaGrande Gio', pienamente d'accordo con te: meno parole e più fatti.... prendere la moto anche d'inverno e girare, e la cosa che più conta. Il viaggio che hai fatto è epico, suscita in me un mix di rispetto invidia voglia di partire ora per una avventura così! !!
RispondiEliminaEvviva le moto e le grandi emozioni vere che ci fanno vivere. Respect!!