13 dicembre 2011

Ma quale liberta!












Io sono figlio dei miei tempi e del mio paese; per fortuna aggiungerei.


Personalmente quando leggo frasi fatte come "harley è sinonimo di libertà" oppure "niente di meglio che il vento in faccia mentre guidi lungo le infinite strade americane" mi viene da sorridere".


Sorrido perchè non trovo nulla di piacevole nel guidare per ore su una strada sempre dritta, meglio una bella scorribanda su un passo di montagna o sul misto stretto in collina.


Io amo le sportster ma dagli americani lezioni di moto proprio non le accetto.


Sul fatto che le harley siano sinonimo di libertà invece nutro qualche dubbio; quanti di noi si sono dovuti indebitare per comprarne una? quanti soldi ci costa essere liberi?.


Forse questa idea di libertà legata alla moto era vero e reale in un certo periodo storico e solo in un contesto come quello americano ma ora è solo una frase ad effetto, un gancio pubblicitario, uno slogan da esibire sul giubbotto di pelle.


Per carità, la mia Bettina mi regala ore di spensieratezza e di divertimento ma libertà è una parola grossa.


Bollo, assicurazione, manutenzione, accessori, tessera, eventi, maglietta, giubbotto ...alla faccia della libertà!


A sostegno di queste parole alcuni sportster più o meno modificati.

7 commenti:

  1. Infatti la libertà è ben altro...
    C'è ancora gente che non ha bisogno di essere schiava di modifiche e cavolate da fighetti dei tempi moderni.
    Benzina in serbatoio e un ferro vecchio e arrugginito che ti porta via lontano... sai che gusto ha questa libertà?!... vuoi mettere?

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  2. con quello che costano I ferri vecchi puoi ben dirlo.....la vera moda el momento.
    E un uomo libero si firma....ricorda.
    pako

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  3. no comment....dietro le modifiche esiste un mondo che come vedo non conosci.
    sapevo che qualche pollo si sarebbe arrostito.
    duecilindri

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  4. Ciao, sono Mirko, di Padova,innanzi tutto complimento per il blog che ho scoperto solo di recente e che trovo veramente ben fatto.
    Come te amo lo sporty e da maggio di quest0 anno,finalmente possiedo un' Iron che mi ha già ragalato 8000 km di emozioni ed ora è in officina per la sua prima personalizzazione (piastre large Rebuffini).
    Tornando sull' argomento libertà, come te penso che oramai sia solo uno slogan, perchè in effetti, di questi tempi, avere una moto, e personalizzarsela, economicamente parlando, non è proprio sinonimo di libertà.
    Di sicuro, però, siano tornanti di montagna, gite al mare, o semplici "vasche" nel centro città, mi sento più libero di quando faccio le stesse cose in auto, almeno dal punto di vista del traffico, e poi quando la strada permette di passeggiare a velocità harley (leggi 80 km/h) sia da solo che in compagnia, non ti nascondo che forse saro' stato fregato dalla passione, ma mi sento davvero bene e mi rilasso, non so se sia libertà, però è una sensazione che in strada provo solo alla guida della mia motoretta.
    Aggiungo poi che secondo me libertà è anche poter scegliere di montare o meno un pezzo piuttosto che un' altro, o girare con un ferro vecchio.....anzi mi piacerebbe che la nostra entrata in Europa ci permettesse le omologazioni che sono concesse ai nostri "parenti" tedeschi o francesi......
    Certo se si facessero pagare un pò meno gli accessori, non sarebbe proprio male!!!!!
    Un saluto a tutti i motocicilisti!!!

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  5. http://mesillo.blogspot.com/2011/12/societa.html

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  6. ... siamo solo schiavi della nostra passione, che ci rende liberi di scegliere una Ducati piuttosto che un'Harley o altro. La verità è che non è tanto l'Harley in se stessa che è o non è più sinonimo di libertà, ma tutto l'apparato che ci sta intorno e che in qualche modo si nutre di ciò di cui noi non possiamo fare a meno: la nostra passione.
    Alla fine noi siamo veramente liberi. Liberi di scegliere. Forse siamo talmente liberi che cerchiamo gabbie e limiti per non perderci. Io credo che l'Harley siamo noi, non l'Harley Italia o Europa o pincopallino, che specula su questi meravigliosi ferri che, vi ricordo, in America costano altre cifre!! Sarò un inguaribile romantico, ma siamo noi che facciamo grande l'Harley, e non solo con pezzi di ricambio Genuine che ci costano un botto, ma con la nostra fantasia. Basta vedere le foto di questo post/blog. E la 48, l'ultima Harley degna di considerazione (guardà un po' è proprio una Sporty), già da anni girava sulle strade del mondo. Inventata da qualcuno di noi.
    Poi se consideriamo i costi annessi, be', signori, in Italia allora in cosa siamo veramente liberi? Perchè se io non voglio vedere più Rai 3 devo sigillare la TV o non comprarla, a meno di non pagare il canone e rischiare la multa??? Già questo dovrebbe farci pensare...
    Saluti e buon sano e vecchio vento in faccia!!!
    Il Duca

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  7. non ho fatto un finanziamento per una moto, infatti (aihmè!) girovago con una moto pagata 2000€. con questo vecchio cassone macino poco più di 20.000 km l'anno in giro per i passi montani con gli amici o in giro per l'europa da solo o con la compagna, non ho molto tempo libero da dedicare alla mia passione ma so che se avessi più debiti sarei ancora più schiavo del lavoro.
    la moto a me fa sentire veramente libero.

    confusi da ciò che ci indicano come indispensabile per vivere ci riempiamo casa di oggetti fighi ma non necessari ed in cambio non vogliono neanche più i soldi ma gli basta solo la promessa che pagheremo, mitiche le mini rate! geniali le banche!

    seguo giornalemente il tuo blog, belle moto, richhe di tanto fascino e soprattutto di tanta coppia ai bassi.

    ciao

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