In Francia la Polizia non scherza affatto, il limite massimo di velocità è di 110 km/h ed in lunghi tratti scende fino a 90 km/h; leggende narrano che molti elementi del Milano Chapter partiti giovedì siano stati fermati dopo il casello e sotto la minaccia del sequestro del mezzo obbligati a pagare una multa per il limite superato. Anche vero che sempre la stessa Polizia non è stata mai vista “rompere” per uno scarico o una non omologazione, anche perché avrebbero raddoppiato in soli 3 giorni il prodotto interno lordo della intera nazione. Arrivati all’ingresso della festa e salutato i nostri compagni di viaggio ci siamo recati subito al Residence (il quale distava a 1 km dall’evento) per una doccia ristoratrice, per sistemare i bagagli e riprenderci dal lungo viaggio. Se la festa vera e propria è considerata quella all’interno di un grossissimo camping a Port Grimaud, è altrettanto vero che moto, motociclisti ed eventi, cartelli , insegne e striscioni bòack orange fanno bella mostra di se per tutta la costa da San Maxime fin oltre a Saint Tropez . Nella mia mente prima di partire ero convinto che la festa fosse solo quella a Port Grimaud invece ho incontrato tanti motoclicisti che al raduno vero e proprio non sono nemmeno entrati. Al contrario Io e Massimiliano la prima cosa che abbiamo fatto usciti dalla nostra bella casetta è stata quella di dirigerci verso la fatidica rotonda dell’ingresso della Hog fest. Varcare la soglia e la fila della sicurezza è stato una emozione incredibile per un amante delle harley come me, un po’ meno il pagamento (€ 50 per due giorni senza alcuna patch o spilla): ma credetemi mai soldi furono spesi meglio. Fate uno sforzo; immaginate un area alberata piena di casette, moto parcheggiate ovunque, una zona con solo bancarelle e gazebi e, proseguendo per la strada principale, proprio di fronte al mare tanti bar, palchi, pub, concessionarie e il merchandise ufficiale. Il raduno non era affollatissimo come la giornata seguente, causa il bel tempo tutta la gente era riversata nelle strade della costa. Tutto ben organizzato, sicurezza ovunque, le moto entranti avevano soltanto un senso di percorrenza per fortuna, e coloro che dormivano all’interno del raduno avevano la moto proprio sotto gli occhi. Proprio prima della uscita vicino allo stand di Marcus Waltz era adibito lo spazio per il parcheggio delle moto iscritte al contest (al quale dedicherò un post tutto per loro), moto che poi avrei visto girare in centro a Saint Tropez il giorno seguente. Dopo aver navigato mezzo eccitato un paio di orette e comprato le patch e spille ricordo siamo usciti in direzione Saint Maxime dove si sarebbe svolta la parata delle moto aperta a tutti. Bellissimo spettacolo in un paese addobbato di striscioni arancio/nero, gente ai bordi della strada che guardava curiosa la marea di moto attraversare il paese (attrezzato con demo rides e bancarelle ovunque con prodotti ufficial). Ma parliamo di moto. Ne ho viste di ogni tipo e genere, di grandezza e colore, di ogni marca e spessore spero che le foto potranno aiutarmi a rendere l’idea. Dopo un aperitivo lungo, una pausa in camera, una cena al ristorante siamo rientrati al raduno per fare un po’ di festa ancora. Pubblico solamente per adesso foto generiche per rendere l’idea di quanto scritto: le foto delle moto, della zona del contest e preparatori e di dettagli verranno pubblicate con post appositi.
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