Per ovvie ragioni, ogni volta che vado a scrutare le preparazioni made in Japan, tra quelle partecipanti alla The Battle Of Kings, le mie aspettative sono sempre molto alte. Alla fine sono proprio i cugini nipponici i maestri indiscussi del customizing: gusto, ricerca del particolare, manifattura ai massimi sistemi.
Purtroppo, invece, mi devo sempre scontrare con la dura realtà: in ambito ufficiale, in particolare sulle sporty, non trovo mai qualche moto che mi faccia impazzire. Sembra sempre, rispetto ai concessionari europei, che i dealer nipponici operino con il freno a mano della fantasia tirato.
Magari è solo una questione di soldi e relativi ritorni: chissà. Anche la preparazione di Harley Davidson Yamaguchi appartiene alla categoria delle sporty che non mi hanno fatto gridare al miracolo.
forse (anzi è molto probabile, data la loro mentalità) si attengono rigidamente alle regole della The Battle Of Kings, in termini di budget, scelta accessori e omologazione.
RispondiEliminacosa che in passato quasi mai si è vista sui modelli finalisti.
questa in effetti potrebbe essere una risposta corretta!!
Eliminaquindi vinco qualcosa?
Elimina883Low
Effettivamente non si sono proprio ammazzati...
RispondiEliminaGian Marco
Brutto il manubrio clubman capovolto, sia sulle cafè racer e a maggiore ragione su questo bobber con le tassellate...
RispondiEliminaD'accordissimo con Due Cilindri: aspettative altissime, ma questa proprio non ha nulla dello Japan Style!
RispondiEliminaConcordo con quanto scritto nel post, alcuni di noi avrebbero fatto di meglio nel garage di casa!!!
RispondiEliminaMichael