Quando lo stile italiano, la cura del dettaglio giapponese e la proverbiale eleganza inglese si fondono, prende forma ELLIE MAE. In puro stile nipponico, realizzata dal dealer britannico READING HARLEY DAVIDSON in combutta con GIANMARCO SORU, tecnico della concessionaria, italiano di nascita ma all'estero per amore e lavoro e RICHARD TEGG il responsabile accessori.
Volutamente semplice, corta ed essenziale, assemblata in tempi record, questa sporty nasce come ideale tributo al fantastico mondo del customizing, made in Japan, per cui il team di Reading nutre un culto smisurato. Osservate con attenzioni alcuni dettagli: il manubrio del softail Blackline, modello che ebbe ben poco successo alcune stagioni or sono, il taglio dei supporti posteriori con relativo parafango minimale e il cerchio a raggi da 21'' all'anteriore. Tutti particolari che denotano gusto e conoscenza della materia.
La tipologia dei fanali e la posizione delle frecce, sono come i dettami del genere impongono mentre le gomme a doppia striscia bianca e la colorazione a tema, unitamente a finali fishtail e alla strumentazione a lato teste, completano una riuscitissima modified. Se solo non sapessimo la provenienza, la potremmo scambiare di certo per l'ultima fatica di Hide: i miei più sinceri complimenti al team inglese e al nostro compaesano Gianmarco.
La tipologia dei fanali e la posizione delle frecce, sono come i dettami del genere impongono mentre le gomme a doppia striscia bianca e la colorazione a tema, unitamente a finali fishtail e alla strumentazione a lato teste, completano una riuscitissima modified. Se solo non sapessimo la provenienza, la potremmo scambiare di certo per l'ultima fatica di Hide: i miei più sinceri complimenti al team inglese e al nostro compaesano Gianmarco.
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Il blogger lo ha scritto per gioco, ma davvero potrebbe essere una moto di hide. un gran complimento dal mio punto di vista.
RispondiEliminaTC
Veramente una bella preparazione!! La grafica a strisce mi piace un sacco! Avrei solo messo un manubrio un pò più alto.
RispondiEliminaGiorgio da Cantù
Qualcosa di buono l'aveva il blackline, il manubrio a me pica molto come anche la grafica tipicamente jappo. complimenti
RispondiEliminaalex1200
Questo è il genere di sporty che vorrei vedere nel mio box insieme al mio 48!
RispondiEliminaRonnie
Concordo con Tiziano, unica cosa che cambierei i terminali perché non mi piacciono in generale.
EliminaGian Marco
Semplice e stylosa come solo i nipponici..... Tutto al posto giusto, ma nei bobberini jap preferisco la ruota ant da 19", con pneumatico più "ciccio" da 4", che ricorda x dimensione e larghezza quello usato al posteriore.... Quello da 21" lo trovo più indicato x preparazioni piu' chopper, con forcella allungata e manubrio più alto. Ma sono solo particolari e gusti personali.
RispondiEliminaQuesta è una delle moto che ho votato alla Battle.
A parte il manubrio che non mi piace...tutto il resto è top...le preparazioni in stile jappo/chopper hanno sempre un gran fascino
RispondiEliminaBella sporty, a me piace molto la colorazione, semplice ma bella!!!
RispondiEliminaLo scarico mi piace ma non mi convince al 100%
Il fanalino targa non mi convince; a parere mio, oltre che a modificare una moto sono riusciti anche ad “invecchiarla”.
Una bella sporty
Michael
ringrazio tutti per i vostri complimenti, il progetto doveva comunque rispettare certe regole (che non tutti rispettano in uk), infatti avevo in mente un cerchio da 18 dietro, scarichi diversi e qualche altro dettaglio ma il budget era praticamente agli sgoccioli, anche la colorazione a strisce e' stato un compromesso (avevo in mente una grafica a vortice/occhio di bue ma il carrozziere che mi aveva garantito il lavoro poi si e' tirato indietro). il manubrio e' stata la prima cosa che ho voluto perche' non c'e' un altro sporty uguale ed a nessuno viene in mente
RispondiEliminaancora tante grazie e please....votatemi e fatemi votare
ovviamente sono il meccanico ma non riesco a pubblicare il mio nome....vabbe'...mi trovate su fb x altre foto ed altre custom
EliminaPer fare una bella sporty come questa ci vuole gusto e idee chiare: complimenti a Gianmarco che tiene alto il tricolore anche all'estero.
RispondiEliminamanuel