Due ruote, un rombo e una nuvola di polvere: Arriva Joe Petrali. Smokey Joe, detto così per la nuvola di polvere che si lasciava alle spalle, era un giovane italo americano che fin dalla tenera età dimostrò un gran talento quando si trovava in sella ad una moto. Nel 1918, a soli 14 anni, iscrisse il suo nome per la prima volta nella storia delle corse motociclistiche vincendo l’Economy Run (una gara in cui vinceva chi percorreva più chilometri con meno benzina nel serbatoio). Ingaggiato come pilota ufficiale dalla Harley Davidson, proseguì ad arricchire il suo albo d’oro e la sua collaborazione con il Team di Milwaukee si sviluppò anche in nuovi ambiti quali la progettazione e lo sviluppo di nuovi motori come il Knucklehead. Proprio dalla realizzazione di questo particolare motore la famosa Casa motociclistica decise di dare il via ad una grande operazione di promozione che fece conoscere a tutto il mondo il motore Knucklehead e Joe Petrali. Fu costruita una moto da corsa particolare nelle forme ed equipaggiata con tubi di scarico molto corti, un doppio carburatore e alberi a camme a fasatura più spinta. Venne quindi organizzata una grande operazione mediatica prima della partenza per una gara di velocità sulla spiaggia di Daytona. Il 13 Marzo 1937 fu il grande giorno, al primo rilievo segnò 200 Km/h, ma Joe Petrali non soddisfatto decise di apportare piccole modifiche alla moto e a quel punto quando ripartì Smokey Joe polverizzò letteralmente il picco di velocità precedentemente registrato riuscendo a raggiungere 219,160 Km/h (136 mph), un record su piste su spiaggia che da allora non è mai stato più eguagliato e nemmeno superato. La figura di questo pilota non può essere dimenticata e rimarrà per sempre nell’albo d’oro dei record di velocità.
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