Testo e Foto di Giuliano Giuliani
Sole splendente, cielo azzurro, scoppiettanti riflessi di luce sulle onde del mare, imponenti yacht ormeggiati nel porto turistico di Pescara. HOG Italia 2010 in corso. Sono le 11.40, il parcheggio del porto turistico è occupato esclusivamente da insoliti ospiti dalle cromature luccicanti. Un centinaio di bicilindriche americane si crogiolano al sole mentre i rispettivi cavalieri si avventurano negli stand con qualche panino con la porchetta. Forse è la prima volta che si vedono tutte insieme modelli standard (come mamma le ha fatte) affiancati da qualche pezzo più o meno raro che mai ti saresti aspettato trovare lì (W LA 750 cc del 1942). XL 883 e 1200 nostrane personalizzate con piccoli accorgimenti, che sanno tanto di sperimentale fatto in casa. Collettori bendati, ruote tassellate e varianti adeguate alle colline abruzzesi e ai suoi divertenti sterrati. Rombi di tuoni in attesa del trionfante serpentone cromato che si è sciolto dal mare verso il centro città. Saltano all’occhio un paio di chopper parcheggiati all’ombra di un tir, preziosi dettagli in ottone e verniciature psichedeliche rievocano il gusto degli anni 70. Non manca un tocco di stile per il passeggero. L’atmosfera tranquilla e rilassata sembrava essere in attesa del rientro dei partecipanti del motogiro giornaliero. La parata pomeridiana ha svegliato il silenzio del pomeriggio. Scintillanti e belle come non mai si sono sciolte verso la ”nave di Cascella” – celebre artista locale. “Scintillio, sciacquio , dolci rumori… ah, perche non son io tra i loro rombi e cuori?”.
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