31 maggio 2013

Sportster e la testa altrove!

 
 
Scusate se in questi giorni "latito" ma tra il lavoro e le modifiche sulla Bettina che sembrano non finire mai (o meglio iniziare), ho la testa davvero altrove!
 
Sapere che "tutto" rimarrà fermo fino a che il codino/sella non verrà ultimato e constatare che quest'ultimo giace senza senso nel capannone del tappezziere in attesa che abbia tempo e voglia di farmelo ... mi fà innervosire all'inverosimile!
 
Dieci giorni son passati dalla consegna e nulla ancora è stato fatto!!
 

Harley Davidson Sportster 48 Bobber Custom


Piccolo spazio ... pubblicità!

 


 

30 maggio 2013

A cena con Mr Sands...









Gli strani casi della vita. Ieri sera sono andato a mangiare in un noto ristorante Pugliese di Milano in zona Via Washington (nulla di super figo o elegante, ma un locale tipico e buono). Proprio dietro al mio tavolo chi vedo? Dopo un primo tentennamento, non ho dubbi, è proprio lui.

Ragazzi, Roland Sands in persona con famiglia al completo al seguito: INCREDIBILE. Non ho avuto il coraggio di rompergli le scatole, anche se mi sarebbe piaciuto scambiare una parola o fare una foto. Chissà per quale motivo si trova in Italia.

Forse una vacanza? Forse arriva da qualche super fiera europea??? Ditemi voi se non e' una  incredibile coincidenza!!!!!!!!!! Ci viene in aiuto DJ informandoci che il genietto Californiano si trova in Italia ospite della BMW, per il quale ha presentato e costruito una bellissima special, presentata in quel di Villa D'este.

More info . . . .QUI

Rivetti su codino, imbottitura e rivestimento con chiusura a bottoni.....next step on Bettina!




Ammazza che "fatica", certe volte, modificare queste nostre amate sportster.

Due mesi di attesa per la messa in "produzione del codino", sei settimane affinchè lo stesso venisse adattato alle mie esigenze, due settimane per la  verniciatura (grandi Mirko e Andrea di Koro Design alla fine sono stati i più veloci di tutti) quasi due settimane per capire che il sellaio dal quale mi sono sempre servito non sarebbe riuscito a fare la seduta che volevo (purtroppo oltre a non disporre della macchina per fissare i bottoni, non ha neanche il tessuto a nido d'ape che cercavo e i rivetti neri); ora il codino giace da giovedì scorso presso un altro "tappezziere" (ringrazio Andrea R. per la solerte risposta).

Al telefono mi assicura che in una settimana avrebbe fatto qualsiasi tipo di lavoro, ma una volta che la "cosa" ha preso piede stranamente i tempi si stanno più che raddoppiando. Speriamo sia pronto tutto per la settimana prossima; deve rivettare il codino, creare l'imbottitura e fare il rivestimento proprio come quello in foto. Le uniche differenze saranno la scritta sportster che non ho intenzione di riprodurre e il tipo di "attacco" nella parte anteriore della sella.

In mezzo a dealer, verniciatori, sellai . . .ho dovuto fare un sacco di telefonate, d'incursioni, svariati sbattimenti.

Un esempio per tutti?

Dopo aver fatto pittare di orange il parafango anteriore e il codino porto il tutto da Numero Uno; avrei potuto consegnare i pezzi direttamente al sellaio (che è anche quello da cui si sarebbe servito il dealer), ma siccome c'era la questione rivetti da chiarire (chi e come li avrebbe fatti) ho preferito che se la svangasse direttamente il meccanico, visto che mi aveva assicurato che il "tappezziere" sarebbe dovuto passare anche per altre cose.

Per farla breve dopo quasi una settimana che non avevo notizie in merito e visto che nessuno aveva ritirato alcun pezzo ho chiamato direttamente il sellaio il quale mi dice di non riuscire a fare il lavoro e che avrebbe cmq parlato con il capo officina. Nel frattempo mi sbatto e trovo un possibile sellaio alternativo che chiamo e vado a trovare di persona per verificare tempi e fattibilità. Ma neanche il tempo di comunicare la cosa al meccanico che il codino passa cmq nelle mani del primo artigiano almeno per fare il "grosso" del lavoro.

Il giorno seguente vista la vicinanza della sua bottega alla casa dei miei genitori  vado a fargli visita per capire se aveva perfettamente chiaro cosa avrebbe dovuto fare (avevo comunque prodotto alcune foto, tipo quelle proprio sopra, affinchè non ci fossero incomprensioni, ma alcuni dettagli sono però diversi per cui meglio sempre chiarire) mi dice di non avere la tipologia di rivestimento che desideravo (il famoso nido d'ape). Prendo al volo il codino, ringrazio e, in una lotta contro il tempo e il ritardo in ufficio, porto il tutto al sellaio numero due; e qui riparte una nuova avventura che spero finisca presto.

Prima almeno una settimana, poi di sicuro due . . . . . e meno male che la crisi dovrebbe avere l'effetto di una Red Bull!!!!!!


Short Track numero 86
















Harley custom bobber fresh from C..W fabrications (is that a custom harl...


29 maggio 2013

RIANDIAMO A FARCI UN GIRO . . .la locandina!


Ringrazio Pasqui di Le Bizzarri Creazioni (alias AMB Chopperlover) per la splendida locandina!

Sportster modificata ....Lucky Tim's Sportster!




 
 
 
 











Curata, ben fatta, particolare e unica; una sportster modificata per bene.

Cosa volere di più!

Sabato 22 Giugno - Riandiamo a farci un giro?



 
Se per il primo giro by Duecilindri Blog il responsabile tecnico-logistico era stato l'ormai mitico Enrico "Tom Tom", per questa seconda "prova" prende le redini della situazione Alfredo, proponendo un succulento giro che ci porterà attraverso la pianura, gli appenini e il mar Ligure.

Ringrazio anche Riz, per la sua bella proposta in collaborazione con 035 Garage (speriamo sia per la prossima volta allora . . .); ho apprezzato ma eravamo già in ballo con questo itinerario tra curve, passi e aperitivo con focaccia in riva al mare.
Mi scuso con coloro che hanno ribadito di preferire la domenica ma anche in questo caso, scegliendo il sabato si evitano le sicure code da rientro e magari meno casino in generale.

Sò in partenza delle di alcune defezioni certe e di rilievo (Dj, Luigi) ma vi assicuro che ci rifaremo presto.


Ma diamo la parola ad Alfredo ricordandovi che alla base di tutto c'è la voglia di farsi un giro in moto, personalmente troppo pochi rispetto a quelli che avrei voluto e vorrei fare.

Per chiudere mi limiterò a dire che arriverò a questa data con una gran voglia di curve e saliscendi (magari con la Bettina ultimata) considerando che solo la settimana prima sarò a Roma e percorrerò più di mille chilometri in autostrada (una vera tortura ma partendo il giovedi sera dopo il lavoro, almeno per l'andata non ho altre soluzioni).




testo by Alfredo

Riandiamo a farci un giro.

Dopo il "successo" del primo run e la voglia di sgranchire i bulloni, ecco un’altra occasione per passare qualche ora in amicizia tra appassionati sportsteristi (e non). Il 2° “DUECILINDRI RUN” è l’occasione per rilassarsi, lasciando a casa lo stress quotidiano, e visitare posti nuovi della nostra bella terra, a volte sconosciuti.

La partenza è prevista per le h. 9.30 presso l’Autogrill Cantalupa (per intenderci, Autostrada Milano-Genova, il primo imboccando l’autostrada da p.le Maggi – prima di Assago - prima del primo casello).

Dopo un caffè ed il pieno di benzina si parte alla volta degli appennini che segnano il confine tra Piemonte e Liguria. L’idea è quella di percorrere la “route 66” pavese, ossia la SS35, prendendo l’uscita di Bereguardo e dirigendoci verso Casteggio. Da li, seguendo la SS10 si giunge a Serravalle Scrivia.

Iniziamo a salire verso Gavi dove è previsto un rifornimento (obbligatorio per tutti, dal momento che da qui non ci sono più benzinai per un bel pezzo).

Si prende la strada che da Gavi va verso Voltaggio e prima di arrivare di seguono le indicazioni per Bosio.

La strada è molto bella e si inerpica in mezzo alla natura fino ad arrivare in cima alla Cappella che segna l’ingresso nel Parco Naturale Capanne di Marcarolo. 


La strada inizia a scendere su stretti tornanti immersi nel verde da cui si gode di un panorama straordinario che costeggia il torrente Gorzente.

Passando davanti al Sacrario della Benedicta si giunge in cima all’appennino dove è previsto il rifornimento, questa volta per noi, presso la Cascina Foi (
www.cascinafoi.it). Non accettano carte di credito e bancomat.

Finito il pranzo si riscende per un pezzo dalla strada appena percorsa fino ad arrivare alla Val Morsone che percorriamo in direzione Voltaggio.


Arrivati in paese risaliremo verso la SP163 passando Pian dei Grilli, Castagnola fino a scendere a Busalla. Da qui risaliremo per una strada tutta curve (che novità) prendendo la SS226 fino ad arrivare al Passo della Scoffera, scenderemo verso il mare fino ad arrivare a Rapallo e proseguiremo per Santa Margherita Ligure dove faremo un aperitivo con focaccia.

Riprenderemo la strada del ritorno imboccando l’autostrada a Rapallo in direzione Genova – Milano.

Questa è la proposta.


La sportster di Simone da un altro punto di vista!







La sportster di Simone da un altro "punto di vista". Nei vostri commenti avevate richiesto di poter vedere anche il lato sinistro della moto; eccovi serviti signori.






28 maggio 2013

XR1200 di Giorgio - impianto di scarico!



Un bellissimo scarico due in uno con collettori artigianali darà presto una nuova e più grintosa "voce" alla bella XR1200 del mio amico Giorgio.

Presto un post dedicato; in ogni caso la potremo vedere al prossimo RUN targato Duecilindri Blog fissato per fine giugno (domani i dettagli dell'ANDIAMO A FARCI UN GIRO). State sintonizzati . . .



Ironhead Sportster Andrews Cams


In posa . . . sportster HIDE!




Sirmione Harley Days


















testo di Luigi

E’ venerdi sera inoltrata di questo maggio-meteo-pazzerello, quando il mio amico Stefano mi manda un messaggio in cui il Giornale di Brescia annuncia che il Garda è esondato a Sirmione. Notizia poco dopo rilanciata anche dal TG3 Lombardia delle 0.15 e il mio commento della buonanotte è chissene…


Stesso commento e stessa levata di dito medio al “governo ladro” del sabato seguente fatto di pioggia battente e … rompente. Si perché, qualsiasi app o sito meteo annuncia da giorni urbi et orbi che la domenica sarebbe stata inondata di quel sole che in questa primavera ormai inoltrata 2013 aspettiamo più o meno pazientemente come un’apparizione di un’entità sovra-terrena e con il sole sarebbero sicuramente uscite fuori a scaldarsi anche le nostre … lucertolone a due ruote.

L’appuntamento di questo week end è infatti per il Sirmione Harley Party organizzato dalla H-D Verona e che complice la vicinanza con il Nord Europa porta a radunare centinaia di bikers italo-swiss-deutch harleysti e non solo, a questa versione di casa nostra del ben più noto Faaker.

La “parade” non sarà proprio quella del “ring” del Faak am See, ma tant’è, il Garda e dintorni sono comunque un richiamo irrinunciabile per un giretto in moto e, perché no, anche in barca, ma soprattutto mettere in mostra le proprie creazioni che, in quanto artistiche, ogni commento è da declinarsi al personale concetto di estetica.

Certo che a vedere un Iron “abbellito” di parabrezza e paramotore a orecchie di dumbo, qualcuno potrebbe obiettare che forse sarebbe stato più azzeccato vederli su qualche scooterone, ma volete mettere il brivido che potrebbe dare una qualsiasi marmitta-a-pernacchietta dello scooterone con quelli del rombo tonante del trombone 2-in-1-nero-dark-slash-cut montato sull Iron di cui sopra? Immagino poi il dubbio amletico e le notti insonni che hanno potuto angosciare il proprietario dello sporty giallone che trovandosi a dovere scegliere come “vestire” la sua dolce metà tra la versione enduro da Valli Bergamasche o quella di una improbabile “Desert Kommando” di qualche mangia-crauti dell’Afrika Korp del tempo che fu, ha risolto il tutto mettendoci in mezzo tra l’anteriore e il posteriore un cuore bicilindrico, come dire “in medio stat virtus”.

Siccome poi un bobber non dev’essere necessariamente harley, ecco che affianco al grintoso cafè racer, mi trovo anche un guzzone V-70 con tanto di 87 sul porta-targa laterale. Misteri della numerologia. Sarò di parte e chi mi conosce lo sa, ma il mio plauso va comunque a una genuine WLA e alle sue ferite di guerra che per quanto il tempo e la vernice hanno potuto in parte attenuare, sta a lì a ricordarci che anche lei ha combattuto per il nostro odierno vivere in libertà di pensiero e di espressione.

Ringrazio Paolino per l’ospitalità “telefonata” e un abbraccio a voi tutti, dal vostro improvvisato pseudo-reporter della domenica e alla prossima … sulla strada … possibilmente, che per il sottoscritto, significa per il prossimo w/e un bel “ring” di 700 e passa km, tra Lombardia, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna e, come infine sono solito salutare gli amici, “è bbella ‘a moto”.