31 luglio 2017

Buone vacanze




Anche se per qualche giorno sarò ancora operativo dal punto di vista lavorativo, il blog chiude per le tanto meritate ferie. Ci vediamo tra qualche settimana e mi raccomando keep on sporty, always!!!!!!!!!!!



BUONE VACANZE
A TUTTI NOI and stay tuned!









28 luglio 2017

Sportster Ironhead Engine Rebuild





Recentemente mi sono imbattuto in questo splendido video, che ritrae il rifacimento completo di un ironhead engine. Non potevo non condividerlo su queste frequenze . . .a great work.



Stay tuned on . . .





PADRE E FIGLIO FEAT PASSIONE SPORTY




Questa è una storia da meeting che merita di essere raccontata. ragazzi ritratti in foto, grado di parentela PADRE E FIGLIO, sono da anni una presenza fissa dei run prima e del meeting poi. Una coppia super cool che non si è persa mai un evento del blog; ogni volta che ci incontriamo scambiamo con piacere quattro chiacchiere sulle moto e sulla vita. Nonostante il più giovane dei due sia in piena adolescenza la passione motociclistica che li accomuna non ha perso un briciolo di intensità. Siete forti: questo post è tutto per voi e un bell'esempio per i tanti neo papà come il vostro blogger!!!



27 luglio 2017

Facce da Meeting feat Fratelli Tomasi







Il Tommy e Alessandro meglio conosciuto come Yoshimura sono due fratelli ad alto tasso sportster; dalla provincia di Mantova professano il credo americano ormai da tanti anni. La loro passione si palesa con le sportster ma non solo; il Tommy ha ad esempio un particolarissimo esemplare dyna dell'era Numero Uno e nel loro garage sono passati tantissimi gioielli a due ruote. Il più giovane della famiglia, da anni cavalca uno splendido quattro candele rivisitato, apparso più volte su queste pagine e sulle riviste di settore. A loro va tutto il mio rispetto!!!!


Stay tuned . . .






26 luglio 2017

Facce da meeting feat Cristian





...continua la rubrica Facce da Meeting!

Come dimenticare Cristian e sua moglie, giunta al meeting 2016 in gravidanza avanzata (ovviamente rispettivamente su moto e macchina); per il 2017 fanno ancora di più e raggiungono Taceno con due splendide gemelline al seguito, a dimostrazione della grandissima passione del nostro e del profondo amore della dolce metà verso il suo maschio alpha. I nomi delle bimbe sono Layla e Harley . . .e con questo dato posso concludere il post, notando però con piacere che il 48 del nostro amico lettore, in questi ultimi dodici mesi ha subito un notevole upgrade ... forty eight molto ben fatto!

Complimenti a questa bella famiglia; nel mentre Cristian è in procinto di intraprendere un lungo viaggio on bike attraverso lo stivale che a settembre ci resoconterà con un post dedicato! 


Grazie ancora per la vostra partecipazione!






25 luglio 2017

Facce da Meeting feat Ivo







Direttamente dalla bellissima città di Cuneo, Ivo raggiunge il nostro meeting del 24 giugno, in sella al suo splendido sportster in total red look. Classic style condito da tante splendide cesellature, gomme a fascia bianca, assetto low, cromature a volontà, sella a molle rigorosamente mono e in tinta con la borsa laterale e tanto altro ancora. Ho avuto il piacere di scambiare qualche parola con questo appassionato piemontese, che trasuda amore per questo modello da tutti i pori. Come si evince dalle foto, Ivo ha colto l'occasione per prendere alcuni ricordi della giornata più sporty del 2017.


A lui va il mio ringraziamento!




Sportster Meeting 2017 feat Low Ride








Sul #110 di LowRide, quello di agosto appena uscito nelle edicole per intenderci, troverete nove pagine dedicate allo SPORTSTER MEETING 2017 . Un grazie alla rivista tutta, al suo direttore responsabile Giuseppe Roncen, al fotografo Max Serra, a colui che ha redatto l'articolo Aldo Pagnussat, a Lorenzo Rinaldi  e a Danilo Secli per la preziosa collaborazione.

Mi piace il reportage, rende l'idea di quello che è stato il nostro evento; orgoglioso e soddisfatto 👍👍👍


24 luglio 2017

Pinuccio Daily Ride feat Lo Stelvio in sporty







A distanza di qualche tempo (anche troppo) dai miei ultimi racconti di viaggio (vedi etichetta La Rubrica del Gi&Giò) e con gli occhi e la mente ancora colmi delle immagini della giornata trascorsa insieme a tanti di voi allo Sportster Meeting, rieccomi su queste pagine per portarvi insieme a Carlo e Matteo, due degli amici della DueCilindriBlog Sportster Crew, per le strade d’alta quota per quello che ho denominato il Pinuccio Daily Ride. Il suo nome deriva dal desiderio dell’amico Carlo che da oltre un anno mi chiedeva di voler “fare lo Stelvio” e dalla sua non tanto vaga somiglianza con il “Pinuccio-sono” televisivo, inviato di Striscia la notizia. Dopo avere ricevuto anzitempo la “benedizione” a lasciarci partire da fidanzate e moglie e con un meteo favorevole che ci avrebbe accompagnato fin sugli oltre 2.700 mt di altitudine dello Stelvio, appuntamento confermato per sabato 8 luglio h. 7.45 al Burger King di Viale Certosa, il tempo di un caffè e di un selfie e via, direzione A4 uscita Ospitaletto. L’inizio però non fila secondo i nostri programmi. Avendo deciso di costeggiare l’Iseo e dirigerci verso Bormio, una segnaletica carente e incerta ci porta in direzione di Cremona, al che sosta tecnica benzina e consultazione con la gentile benzinaia del posto che ci dà le giuste indicazioni per farci invertire strada e puntare dritti verso le montagne della Val Camonica e della Valtellina. 

L’errore però ci costa quasi un’ora di strada inutile e quella ancora da percorrere è ancora tanta, perciò il buon Carlo-Pinuccio e con lui il fido Matteo soccombono al ritmo del qui presente che inventandosi un personale codice della strada impone sorpassi in gallerie non adeguatamente illuminate, sorpassi a lunghe file di auto in coda per statali trafficate e andatura allegra “anche fin troppo” verso Edolo - Bormio e pazienza per la scarsa estasi contemplativa del Lago Iseo prima e del panorama circostante dopo, invocata a gran voce dal duo Carlo-Matteo. Passiamo il Tonale e l’Aprica di volata con uno svizzerotto in sella a un KTM d’annata, ma molto più consono a quelle strade, il quale punto nell’orgoglio per un sorpasso di un impudente Sportster si lancia invano all’inseguimento lungo i tornanti che ci portano a Bormio. A dirla tutta e per onestà del vero, più che l’impudenza dello mio Sportster-Giò era la sua incapacità di biker: non si può cavalcare un Kappa tra i tornanti facendogli fare le curve con lo sterzo anziché assecondarlo anche di un minimo nella piega della curva.  

A Bormio, sosta tecnica benzina, pissoir, altre foto selfie, un’accennata protesta per l’andatura non contemplativa e decido di concedere il diritto di strada a Carlo. D’altronde il “Pinuccio Stelvio Ride” era suo e anche tanto desiderato, ma a quel punto è il turno di Matteo al quale, se fino ad allora si era accodato alla protesta, appena iniziati i tornanti verso lo Stelvio, comincia a salirgli il testosterone motociclistico per involarsi a passo spedito dimentico dell’art 1 del Regolamento del “Pinuccio Ride”: chi arriva per primo allo Stelvio paga da bere agli altri! L’aria in cima è frizzante come la nostra adrenalina. Le foto di rito che immortalano noi e le nostre moto davanti al cartello “Passo dello Stelvio” si susseguono una dopo l’altra, uno scambio di battute con altri amici sconosciuti provenienti da ogni dove, ma tutti accomunati dalla medesima passione per le due ruote è inevitabile. 

Nei nostri occhi traspare in modo evidente la soddisfazione di trovarci lì e vorremmo fermare il tempo, ma il Ride ci impone di proseguire sebbene l’art. 2 del Regolamento contempli esplicitamente “orario di rientro indefinito”. Si ridiscende dalla parte svizzera, direzione Livigno, lungo un cavatappi di un Parc Naziunàl Svizzer che dire bello è dire poco o nulla, va soltanto vissuto e annusato chilometro dopo chilometro in sella alle nostre moto. Quanto ad assaporarlo è quello che facciamo in fondo alla valle prima del tunnel a pagamento (12 euro!) che ci porta a Livigno: un tagliere di salumi e formaggi d’alpeggio accompagnati da marmellate “fatte in casa” e una pinta di birra da 0,5 lt. non possono mancare a completamento di un giro in moto che per quanto la fatica della strada cominci a farsi sentire, sta assumendo i contorni di una di quelle giornate indimenticabili per ogni suo piccolo dettaglio: le strade, le montagne circostanti che ci sovrastano, il meteo più che clemente, noi tre affiatati nel tenere strada, ritmo e cazzeggi, le nostre moto dal rombo deciso.

Il prosieguo del giro è fatto tutto d’un fiato: da Livigno verso la Forcola e poi il Bernina che ci aspetta con il suo ospizio d’alta quota dove vengo canzonato e sollecitato a prenotare la mia “suite presidenziale” per un futuro auspicabilmente il più lontano possibile. Si prosegue verso St.Moritz, i verdi prati dell’Engadina per ridiscendere verso l’Italia attraverso il Maloja con un Matteo questa volta che appena può scatena il suo Nightster “frisko style” verso i 100 … 120…140 km/h … e oltre, con il Carletto dietro di lui, ormai lasciatosi andare all’adrenalina pura e con me a chiudere il trio, tant’è che fermandoci a Chiavenna quasi a voler riprendere il fiato, la mia domanda spontanea è “ma non eravate voi quelli che vi lamentavate per la mancata estasi contemplativa della strada?” con altrettanta spontanea risata generale di risposta.

Il resto è storia di un caldo infuocato che ci avvolge da ogni dove lungo la superstrada che da Lecco ci porta a Milano, di una sella che diventa sempre più seduta di fachiro e di un ingorgo finale alle porte di Milano che ci porta a deviare verso quel Burger King di Viale Certosa da cui esattamente 12 ore prima eravamo partiti senza sapere cosa ci saremmo trovati a vivere lungo la strada che ci avrebbe portato a “fare lo Stelvio”, cosa avremmo davvero visto e sperimentato, le emozioni che ci saremmo portati dentro al nostro rientro come ricordo di questo “Pinuccio Daily Ride”.



#ViviLaMotoInSellaAllaTuaMoto | #LiveTheBikeRidingYourBike 


Testo di Luigi Gì&Giò

21 luglio 2017

Sportster Tattoo




La foto non ritrae il vostro blogger e quello che vedete non è il mio braccio! L'idea di un tatuaggio (per chi li ama) in onore della propria passione ci sta tutto anche se, in vero, non mi inchiostrerei mai sulla pelle il nome di un azienda o di un modello di moto. Come sempre de gustibus.


Stay tuned . . .


H-D WEST FLANDERS FEAT SPORTY MODERN CLASSIC






Recentemente ho avuto il piacere di leggere un articolo circa le ultime tendenze delle case motociclistiche. Sembra che più o meno tutte le aziende del settore si siano buttate sul mercato delle modern classic, un termine che al suo interno può definire più di una tipologia di moto (scrambler, tourer, city etc). Bmw, Ducati, Triumph ma anche Kawasaki e Guzzi; nessuna esclusa!
Proprio il termine modern classic mi è venuto in mente osservando questa preparazione del dealer belga H-D West Flandersrealizzata per la recente custom king. Una sporty evidentemente dei nostri tempi ma con tanti richiami al passato, sia per le forme sia per alcuni accessori montati. Quasi una cafe racer ma non solo; fanalone, codone con stop integrato splendido, bar clubman ad effetto semi manubri, scarico due in uno, tank maggiorato, livrea Amf oriented e gomme vintage. Questa modified rientra nella mia personale top ten tra le sporty della The Battle Of The Kings 2017. Davvero una moto riuscita.


20 luglio 2017

Wheels and Waves - Biarritz, France







Wheels and Waves, un evento che negli anni è divenuto un appuntamento imprescindibile per i tantissimi appassionati del custom world, nel suo significato più ampio (non solo harley davidson): mi toccherà andarci quanto prima.

Se qualcuno di voi c'è stato, si faccia avanti . . .



Stay tuned




19 luglio 2017

Anniversary feat Andrea and Harley Davidson Bolzano








Oggi ho il piacere di presentarvi ANNIVERSARY, la sporty cafe racer di ANDREA alias il proprietario della short track trofeo che avete ammirato recentemente allo sportster meeting. Realizzata da H-D Bolzano con fatica e impegno su precise istruzioni del nostro. Ma partiamo dall'inizio di questa bella storia: il 1957 è l'anno di nascita dello sportster, il 1967 quello di Andrea, il 1977 l'anno in cui fu messa in produzione la mitica XLCR, il 1997 l'anno della moto base del progetto e infine il 2017 quello in cui viene realizzata Anniversary (che guarda caso coincide che le cinquanta candeline dell'owner). Quando si dice, farsi un regalo per il mezzo secolo! Per prima cosa bisogna trovare la moto da cui far partire il tutto; la scelta non poteva non cadere su un 1200S, la famosa quattro candele. . .  si passa alla ricerca del kit carrozza e cupolino.


...non riuscendo a trovare nulla della storica Mecatwin, tramite ANDREAS (alias Andy) di H-D Bozen ci siamo buttati prima sul mercato tedesco e poi su quello americano dove, dopo lunghe ricerche, abbiamo scovato questa piccola azienda che da decenni collabora con la Motor Co. per la creazione di parti in vetroresina per l'uso nelle competizioni e per qualche replica. Siamo riusciti, dopo molte insistenze, a farci fare un serbatoio, un codino e un cupolino mentre per il plexiglas è stata l'azienda stessa ad indicarci un produttore. Quando finalmente sono arrivati tutti i pezzi, erano di una perfezione assoluta: li avremmo potuti montare grezzi da quanto erano belli! 

Andreas, pur gestendo il progetto, mi affida ad un giovane, paziente e talentuoso meccanico, Dennis per risolvere tutti i problemi che incontriamo durante la realizzazione e l'assemblaggio. Ci siamo accorti ad esempio che il canotto anteriore del serbatoio (che appoggia sul telaio) era troppo lungo per la mia statura e quindi abbiamo dovuto tagliarne un pezzo non senza complicazioni. Risolto un problema eccone un altro: le doppie bobine, montato il nuovo serbatoio, non stavano più nella loro collocazione stock. Avremmo potute metterle sotto il regolatore, ma anche se impermeabili, erano troppo esposte: sul lato sinistro al posto del clacson non mi piacevano. ...che fare . . .


Finalmente l'idea . .  . decidiamo di nasconderle dietro la batteria creando un para spruzzi posteriore ad hoc. Infine la staffa dello scarico che toccava la cinghia; in questo caso abbiamo alzato un po' le sospensioni posteriori, modificato la staffa stessa e messo un rullo alza cinghia. Per il colore, ero indeciso su due tonalità Porsche . . . slate grey e irish green . .  .il nero l'ho escluso ancor prima di partire, troppo banale e scontato. . . . sostituite tutte le guarnizioni motore, tutti le tubazioni dei freni, rettificate le pinze freno, pulito con gli ultrasuoni il carburatore e dotato kit dyno Jet, l' Anniversary è finalmente pronta per la prova su strada. Il primo test drive è stato incredibile: la lunghezza del serbatoio obbliga a guidare con il baricentro spostato indietro, usando il corpo e i cambi di peso. . . . sono molto soddisfatto del risultato finale e a dirtela tutta, non avrei creduto venisse esattamente come la avevo in mente . . . 


Non avevo dubbi sul fatto che Andrea avrebbe realizzato una modified spettacolare. Anniversary attinge a piene mani dalla mitica sporty del 77 ma anche dalla cafe racer culture: una moto curatissima e credibilissima. Complimenti anche per la colorazione. Personalmente non sò se avrei avuto il coraggio di non farla nera. Un applauso anche al concessionario H-D Bozen: sulla fiancatina destra una dedica al team da parte del proprietario. Ovviamente questo gioiellino è stato già invitato nella zona dealer - officine del meeting 2018.




Stay tuned . . .



18 luglio 2017

Merchandise Sportster Meeting 2017



Scusate se insisto con il merchandise ma è una aspetto fondamentale per il meeting. Un grazie grande a tutti coloro che hanno voluto portarsi a casa un ricordo del nostro evento (alcuni pur avendo già preso un gadget, hanno ugualmente fatto un ulteriore ordine). Oltre venti le spedizioni effettuate in questi giorni in ogni parte dello stivale: da Cuneo a salerno, passando per Taranto e Ancona. Tutte le taglie sono disponibili per la t-shirt blu e solo Xl per la quella grigia. Il costo delle magliette e del cappellino è di € 10 cad, la patch viene € 5 al quale andranno aggiunti 7 euro per la spedizione (pagamento con bonifico bancario). Per ordinare, scrivi a duecilindriblog@gmail.com indicando:


  • nome, cognome, indirizzo (per invio merce)
  • quantità richiesta (es: n.1 patch)
  • taglia nel caso della maglietta (n.1 t-shirt, taglia L)
  • specificare modello di cappellino scelto nel caso del cap (modello disponibili: Be sporty Nero, Icon 1957 Rosso, blu esaurito).

Ricevuta la email, ti verrà inviato un iban sul quale effettuare il bonifico; accreditato l'importo partirà la spedizione tre giorni in raccomandata. In tutte le spedizioni, adesivo in regalo, fino ad esaurimento scorte. Per ordini consistenti un gadget a nostra discrezione in regalo. Fra qualche anno, quando questi gadget saranno dei pezzi rari, vi pentirete di non averli presi!!!!









Berrani's Brothers Sporty JPS by CrazyOils





L'avrete sicuramente notata il 24 giugno scorso nella zona dealer e officine, ma trovo giusto dedicare a questa sporty, realizzata dal team CRAZYOILS e di proprietà dei Berrani's brothers (Silvio e Carlo) un post tutto suo. La base è un 1200 nightster, il progetto è evidentemente quello di tirare fuori una bella tracker! Cerchi a raggi pittati di nero, gomme tassellate d'ordinanza, codino minimale aftermarket e relativo taglio supporti del parafango posteriore, filtro Hypercharger, manubrio off road con traversino, scarico RSD e ovviamente un assetto ad hoc. Fanale anteriore big, spostamento laterale della bobina, soffietti: gli ingredienti ci sono tutti, ma bisogna saperli assemblare con cura.
In questo Francesco e il suo team sono bravissimi e in tempi record riescono a realizzare questa modified giusto per partecipare allo Sportster Meeting 2017. In vero il neoprene della seduta verrà presto sostituito con una sella vera e propria. Arriviamo alla verniciatura, un aspetto sempre decisivo quando si giudica una preparazione. Silvio non ha dubbi e chiede con fermezza che i colori che dovranno rappresentare la sua sporty siano quelli della mitica JPS: una evidente dedica alla sua adolescenza. Personalmente trovo che le verniciature simil Gulf, Jps, Stp siano un pò troppo viste e che, optando per una grafica del genere, si rischi di scadere nel banale. E' altrettanto vero però che con le brutture che ci capita di vedere in giro, una livrea classica come JPS è una certezza di stile ed eleganza.


In attesa di rivederla con gli ultimi ritocchi, faccio i miei più sinceri complimenti al proprietario e al team di CrazyOils; obbiettivo raggiunto, per una splendida tracker.






17 luglio 2017

Onore alla Sporty N.70



Qualche giorno fa, durante la cena post meeting della crew, sono venuto a conoscenza che la sporty numerata con il bollino 70 in quel di Taceno, era quella di YULE. Ma facciamo un passo indietro! Dovete sapere che durante la fase che ha preceduto la premiazione, ogni giudice ha espresso la sua preferenza indicando il numero della moto scelta. Purtroppo la 70 e il suo owner erano già andata via e il suo premio è stato consegnato ad alla seconda sporty classificata. Perchè lo scrivo? Per correttezza verso tutti e perchè penso sia, nonostante il mancato premio, un bel riconoscimento per Yule e per la splendida 72. 
In quale categoria avrebbe vinto? Per questo chiedo ancora aiuto ai ragazzi della crew, che hanno una memoria incredibile.


Nel mentre onore alla settanta and stay tuned!







Sportster Meeting 2017 feat Abnormal Cycles





Alla prossima edizione dello sportster meeting non mancherò: lo aveva promesso nel 2016 e ha mantenuto quanto detto. Parlo di Samuele Reali di Abnormal Cycles: anche se la sua è stata una toccata e fuga, nonostante non abbia esposto qualche suo gioiello nella area dealer and customizer ha voluto comunque raggiungere Taceno per vedere dal vivo questo evento dedicato. Samuele è noto ai più per i suoi lavori su vecchie harley davidson, in vero ha realizzato tantissime sporty anche in chiave moderna. Vi basterà ammirare la modified ritratta nelle immagini: davvero spettacolare!!!

A questo giro la promessa la faccio io: andare quanto prima presso la sede di Bernareggio (Mi) per un reportage ad hoc.



State sintonizzati!!!!





14 luglio 2017

DECAL & TANK FEAT NEXT STEP ON MY R



Avevo scritto circa un futuro upgrade sulla mia R: dopo aver scovato un PEANUT 48 in ottime condizioni interne (ed nuovo esternamente, anche se poco mi interessa), sono riuscito (grazie al fondamentale apporto dei Cucinotta Brothers) ad entrare in possesso di due DECAL originali prima serie R, prese direttamente negli Usa. Nonostante qualcuno sostenga che sia meglio rifare le grafiche ex novo, poichè quelle originali, essendo datate, potrebbero avere qualche imperfezione, rimango dell'idea che usare quelle dell'epoca abbia tutto un altro fascino.

Ora si passa al NEXT STEP.