19 settembre 2016

Faak Am See 2016 e le dolenti note!





Eugenio Montale scriveva: l’imprevisto è il vero senso del viaggio, se tutto andasse senza sorprese, il viaggio sarebbe di una noia mortale
Di sicuro il nostro caro Eugenio non aveva una motocicletta, con questa premessa arriviamo alle 😢NOTE DOLENTI del Faak Am See 2016Partenza ore 8.30 da Milano, qualche centinaia di chilometri in autostrada e poi statale fino in Austria, con pausa pranzo in Alto Adige; un itinerario suggestivo e fantastico da percorrere in sella, ve lo garantisco! Per cena accogliamo il gentile invito della zia di Jurij, che vive in Clarinzia, la quale ci sazierà a base di ottimo goulash casalingo. Risaliamo sui mezzi intorno le 23.00 in direzione albergo.

Entriamo in autostrada per gli ultimi chilometri, quando ad un tratto la mia XLH SI FERMA come se se fosse finita benzina; dopo un primo approssimativo controllo, il buon Carlo mi viene in soccorso spingendo alla vecchia maniera (gamba tesa su telaio) fino alla stazione di servizio. Fortuna vuole che l’area sia a meno di un chilometro; non oso pensare se la Polizia ci avesse intercettati durante la fase di spinta e con un leggero odore di grappa nell’aria (non potevamo rifiutare di assaggiare il distillato hand made della zia). 

Dopo vari tentativi (controllo batteria, controllo candele, controllo fusibili etc etc) ci arrendiamo: salgo in sella con Matteo (stessa formazione a due per i giorni seguenti) e lasciamo la moto nell’area di servizio. Raggiungiamo l’albergo intorno alla una di notte in uno stato di sconfortoIl giorno seguente si cerca di capire cosa fare; trovare un passaggio su un furgone e sistemare la cosa a Milano o provare a riparare la moto in loco?

Dopo attente valutazioni, complice l’efficiente assistenza stradale austriaca la moto arriva il venerdì alle 14.00 presso Pierino di BFC, storico meccanico lombardo che abitualmente ha uno stand in austria per “aiutare” coloro che hanno problemi meccanici, ma anche per fare tagliandi al volo e cambi gomme. E da qui parte la seconda parte dell’odisseaDue giorni di attesa, Pierino aveva sempre qualcosa di più urgente o remunerativo da fare; non è bello non sapere cosa ha la tua moto, quanto può costare l’intervento, se tornerai a casa sulle tue ruote etc etc
L’unica frase che diceva Pierino era di non preoccuparmi; ma ero preoccupato eccomePer due giorni massimo risparmio, proprio perché non sapevo di che morte economica sarei dovuto soccombere. Ogni giorno ripeteva: per stasera te la faccio, ma immancabilmente tornavo in hotel con Matteo. Nel mentre alcuni operatori del settore mi supportano in maniera diversa; Robertino di MastergarageFrancesco di CrazyOilsCarlo e Cinzia di Reborn, Stefano GrigliaCarlo Sangue Colombo, Daniele Arnone, Danilo di Low Ride. Le cose non cambiano. Morale della favola domenica alle 9.00 ritiro la moto; non viene sistemato il problema elettrico ma solo aggirato. La moto però viene messa in condizione di andare, il tutto per ben 200 euro di spesa.

Da un lato felice di tornare a casa in sella alla mia moto, dall’altra dispiaciuto di non essermi goduto in pieno il faak e di aver speso dei soldi senza avere la sporty sistemata.

Ovviamente poteva andare molto peggio: bisogna sempre cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ancora un grazie a Matteo, Carlo, Jurij e Billo per il supporto e l'unione.



12 commenti:

  1. Alla fine sei tornato a casa con la moto, dai, questo era l'importante. Ma alla fine che diavola aveva la Bruna?
    Giorgio

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    1. Lo scopriremo presto . . .è in lavorazione....presumo problema cavo blocchetto tasto START/RUN!

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  2. Cavolo che Odissea !😱😱 capisco bene cosa vuol dire avere rogne i giro .... Attendiamo resoconto riparazione 👍🏻

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  3. Però 200 € solo per arginare il problema....
    Gian Marco

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  4. Mi ricordavo più semplice spingere qualcuno... Ma diciamo che la grappa mi ha dato una mano... 🤘😉

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    1. Si si Berry, era semplice, ma quando si spingevano i vespini...

      Alfred

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  5. Che sfiga........proprio quando vuoi divertirti arriva l inghippo......
    Facci sapere il guasto alla Brunetta.......

    Paolo57

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  6. Mi spiace , bisognerebbe saper fare tutto , ma è impossibile . L'importante è portare a casa la moto.
    Il prezzo secondo me è discutibile per una ricerca guasti .

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  7. A me è successa la stessa cosa durante una gita nel pavese con la mia vecchia XLHC e per giunta era anche la prima volta che mi portavo la donna, dopo lo sconforto iniziale è salita l'incazzatuta sopratutto perché essendo agosto tutte le officine erano chiuse!!! Alla fine in nostro soccorso è venuto mio suocero col furgone!!! Ma in Italia è un conto, ma se mi fossi trovato nella tua stessa situazione molto probabilmente sarei andato nel panino più totale!!!
    Comunque non per girare il coltello nella piaga ma 200€ per una sistemata alla carlona mi sembra uno sproposito uno onesto avrebbe chiesto 50€ ma loro sono lì per guadagnare quindi...
    Comunque già che sei rientrato con la tua moto è una buona cosa!!!
    Michael

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  8. Purtroppo quando sei lontano da casa devi mettere in conto che chi metterà le mani sulla tua moto ti chiederà più del dovuto ma a volte pur di buttarci alle spalle l'inconveniente sborsiamo senza troppo lamentarci,è raro incontrare un meccanico che non affonda il coltello nella piaga.

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  9. Il problema è anche psicologico... quando non sai cosa fare e se tornerai a casa con i tuoi mezzi è sempre stressante...
    Poi 200 euri credo che sia normale, alla fine business is business. E' come chiamare l'idraulico d'urgenza...

    Alfred

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