03 febbraio 2016

Low Ride e i tempi che cambiano!



E' uscito il nuovo numero di Low Ride. In copertina, ancora una volta una Yamaha; in questo caso la XJR1300 realizzata da Lorenzo Nisi seguendo le indicazioni della rivista stessa.

E' il segno che i tempi e di conseguenza Low Ride stanno cambiando? E' il frutto del lavoro svolto nel campo delle personalizzazioni della casa Giapponese (leggi progetto Yard Built)? 
Una riuscita e dispendiosa campagna pubblicitaria della Yamaha?


Ai posteri il verdetto finale; io nel mentre, come ogni mese, LR me lo sono comprato!



13 commenti:

  1. Ciao a tutti, prendendo spunto dal tuo quesito..ancora Yamaha...rimango su un mio pensiero che ho sviluppato negli anni...Yamaha tra le 4 sorelle è stata sempre quella che è riuscita a proporre alcuni suoi modelli fuori dagli schemi che hanno entusiasmato e che rimangono entusismanti non per quanto vanno ..ma per COME vanno..proprio come le nostre SportY...chi ha avuto la fortuna di provare una XjR..una TDR 250, una RD 350 o 500 .una Tenerè 600...tutte moto iconiche...ecco perchè Yamaha....ciao by RAVE

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    1. Ho imparato ad andare in moto su una Yamaha TDR 125 Chesterfield!
      E' stata la mia prima moto... una palestra... tante soddisfazioni.

      DJ

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    2. Fantastica...TDR 125 , ho avuto anche quella....doppio faro...By RAVE

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    3. E dove le dimentichiamo le mitiche XS 650 e la VMax 1^serie?

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  2. Ormai anche questa rivista deve aprire gli occhi e capire che l'attitudine custom non appartiene solo alle harley....anche se io sono un talebano! Allora se mettono yamaha dovrebbero inserire anche guzzi, bmw etc etc
    Se ci pensate proprio Yamaha gli ha dato due moto da modificare....ecco spiegato il perchè delle copertine.
    money money money money
    alberto russo

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    1. da quello che ho potuto vedere Guzzi, Bmw ecc è più facile vederle sulla rivista "sorella" Chop and Roll....Lowride invece ha quasi sempre pubblicato Harley...

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  3. Sono d'accordo con Alberto, però devo ammettere che l'XJR1300 è davvero una bella moto sia a vedersi che a guidare l'ho provato in occasione della 29 bikerfest e devo dire che mi a colpito ma mai come l'harley!!!
    Michael

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  4. d'accordo con Alberto, e secondo me anche perchè a mio modesto parere ha capito che ogni tanto qualche variazione sul tema lo deve fare, altrimenti alle volte è sempre tutto uguale...

    Alfred

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  5. Ditemi se l'articolo sulla Sportster di Roland Sands merita o meno per favore.
    Sarebbe l'unica ragione per comprarlo questo mese...

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  6. ricordo i freeway con un po di nostalgia

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  7. A mio modo di vedere "CUSTOM" non è solo HD ma appartiene a tutto il mondo motor's . è evidente che i tempi cambiano, questo non è il solo numero dove appare una Yamaha... anche l'anno scorso c'era stato un numero con molte pagine dedicate al custom alle nipponiche e delle Bmw. Secondo me ci sta!!! magari nei prossimi numeri ci parlerà di sportster meeting

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  8. Da quando Harley Italia ha tolto la sponsorizzazione alla rivista, Yamaha ha preso sempre più spazio (evidentemente pagando) e non credo che "prima" la sua attitudine custom fosse meno sviluppata. Low Ride aveva preso il posto di Freeway (che nostalgia!) e sarebbe stato bello ne avesse mantenuto il rigore. Il fatto che i tempi cambiano, non impone necessariamente a tutti di dover cambiare.
    Una quattrocilindriraffredataacqua giapponese !!!! Bleaaahhhh
    Non comprerò questo mese.

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    1. Raffreddata ad aria per onore della cronaca, un gran motore, aggiungo io.

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