29 ottobre 2015

29 ottobre del 2002 feat Carlo Talamo





Il 29 ottobre del 2002 moriva Carlo Talamo in sella alla sua Triumph.

Se oggi si parla americano in Italia, gran parte del merito è proprio di quest'uomo di origine romana ma milanese nell'animo. Non ho mai avuto il piacere di scambiare due parole con Carlo, ma di sicuro era un vero appassionato di moto e un imprenditore capace.......e poi la short track stradale e la R sono opera sua, per cui a lui va tutta la mia stima.

Peccato solo non abbia potuto godersi i frutti del suo lavoro (è del 2000 la cessione ad HD di tutta la rete Numero Uno).

Se qualcuno di voi ha avuto il piacere di conoscerlo mi piacerebbe scrivesse qualcosa in merito....



Questo post è a lui dedicato!!!!




5 commenti:

  1. senza essere ipocriti o sdolcinati, una cosa è senza dubbio vera, se tutti noi siamo qui a leggere, commentare, discutere, a spender soldi su queste belle americane, ormai sempre meno americane, non possiamo che ringraziare Carlo Talamo.
    Giusto qualche giorno fa ho letto la sua storia e c'è poco da dire, ha avuto coraggio e raggiunto ciò che aveva puntato, sebbene secondo me certe personalità non raggiungono mai pienamente l’obbiettivo che si impongono semplicemente perché non hanno un vero e proprio traguardo, ciò che importa è il tragitto, la gara, il viaggio.
    Ho appreso che il corpo di Carlo Talamo è stato sepolto a Scansano, dove fino a pochi anni fa trascorrevo parte dell’estate nella casa che mio nonno ha venduto qualche anno fa, quando ancora io di Harley sapevo poco e niente, e di questo sinceramente un po’ me ne dispiaccio, mi avrebbe fatto piacere passar a portargli un saluto.
    Detto questo, onore a chi ha osato e ha fatto di una suggestione una realtà stupenda, certo è che la fine che ha fatto la sua creatura riempie di tristezza me che sono attivamente in questo mondo da un anno, non immagino che tristezza abbia portato in chi l’ha vissuta pienamente.
    Pejo

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  2. Massimo rispetto a Carlo!
    ...per il resto straquoto Pejo!

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  3. Purtroppo mai conosciuto, mi associo a quanto detto da Pejo.....
    RIP Carlo Talamo.
    Marco

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  4. CT non vendeva moto...vendeva emozioni.

    Mentre tutti vendevano cavalli....cilindrate...accelerazioni da 0 a 100...lui vendeva vento in faccia, senso di appartenenza e di esclusiva....battiti di cuore in sincronia con battiti di un motore.
    Il senso del suo successo per me è racchiuso in questo approccio dirompente e fuori dal coro.

    Gi&Giò
    #vivilamotoinsellaallatuamoto #livethebikeridingyourbike

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  5. Mai conosciuto per ragioni anagrafiche...ma quel poco che ho letto e sentito dire basta per farmi invidiare chi ha vissuto la Niccolini Street degli anni '90....
    Per chi come me è nato con 20 anni di ritardo, Talamo dovrebbe essere un esempio da seguire per appassionarsi nel modo più romantico all'Harley.

    Polv&

    PS: la Sporty dell'86 con telaio arancione è un opera d'arte!

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