21 novembre 2014

Harley Davidson Museum














Non è vero che i sogni non si possono avverare; basta munirsi di tenacia e tanta costanza. Questa estate, in concomitanza con il mio quarantesimo compleanno , io il mio l'ho avverato; andare alla "mecca", Milwaukee.

Era da tempo che risparmiavo per questo evento e poi a dirla tutta non ho figli da mantenere, scuole da pagare,  macchine costose o asili nido spennafamiglie sul gobbone. Il viaggio seppur breve e in solitaria (una dozzina di giorni) è stato ricco; Chicago, Milwaukee, Boston e la sempre bellissima New York.

Ma andiamo per ordine . . . . partenza da Milano alle 8.30 ora locale e arrivo in Hotel a Chicago alle ore 21 ora americana. La mattina seguente di buon ora mi dirigo verso la stazione ferroviaria ove prenderò il treno che mi porterà alla mecca (poco meno di un ora e mezza).


Subito? Il primo giorno? . . . si vede che ci tenevo particolarmente no?

Milwaukee è una piccola e tipica cittadina di provincia, che sarebbe considerata anonima se non fosse per aver dato i natali all'Harley Davidson (in vero è nota anche per la statua di Fonzie, il telefilm Happy Days seppur girato in California era idealmente ambientato proprio qui). Giunto alla stazione, il mio albergo e il museo distano solo 700 metri a piedi . . .mi conferma una gentile signora.

Salgo sul ponte per attraversare la ferrovia e subito intravedo la MECCA; avete presente quando tutto vi sembra irreale?  Il piano è quello di trascorrere la giornata intera al museo,ma prima raggiungo l'Iron Horse Hotel per riporre il mio piccolo bagaglio; la valigia vera e propria viene lasciata nell'albergo di Chicago dove ritornerò il giorno seguente e nel quale trascorrerò altre due notti.

Due parole in merito all'Iron Horse Hotel, albergo esclusivo e ricavato da una ex fabbrica; realizzato ad hoc per i visitatori del museo . . . ma questo è un altro post. Dopo una sosta in stanza sono pronto; quattrocento metri e ritorno alla "piazza" del Museo. L'American Road, il negozio del merchandise, il ristorante, il museo vero e proprio . . . in mezzo a tutto questo, la scultura di Jeff Decker!!!!
Iniziamo il nostro viaggio proprio da qui . . . .un giro all'esterno . . ..e poi dentro a fare il biglietto (ultima foto).


Non abbiate fretta . . . abbiamo tutto il tempo!


17 commenti:

  1. Le premesse sono buone, aspetto le foto all'interno!
    Ciao Marco.

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  2. la moto sullo sfondo dell'ultima foto... spero sia quello che mi immagino!
    Janluk

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  3. sei degno di scrivere su MOTOCICLISMO.....bravo Paolino !!!! emozionante,pieno di particolari e dettagli.....belle le foto, avanti così !!!!
    Marcolino

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  4. Mi sei diventato antipatico ...........
    Bravo, il viaggio della vita.
    Paolo57

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    1. A me antipatico lo sei sempre stato!
      Due Sporty (bellissime), Milano con tutte le sue attrattive, borsini giapponesi, viaggi negli States...
      ;-)

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    2. Vabbè ma questa è la mia passione . . . non ho figli . . . non ho macchine . . .qualcosa fammela pur fare ....!

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  5. Bellissime fotografie, e meta irrinunciabile per ogni enthusiast della Mo.Co

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  6. Mi sembra di essere la in carne e ossa.
    Quando entriamo?
    Fuori comincia a fare freddino...!

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  7. Dai su non spingete c'è posto per tutti.

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  8. Bella storia Paolo questo viaggio me lo godrò spaparanzato sul divano con una bella birretta !!!!

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  9. A me, prima di tutto, mi ha colpito la tua età...eheheheh... Giuro che ti avrei dato qualche anno di meno. Complimenti! ;D
    M.

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  10. ma dai hai 40 anni? ma non ci credo..........
    apparte questo direi solo una parola:
    sticazzi.............
    buon per te
    Lorenzo, Pisa

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  11. Stupendo........ E poi si intravede Easy Rider!!! Dai dai... Scrivi!!!

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  12. Hola Paolo! Grazie per il giro che ci fai fare nel museo! Appena potrò un salto lo farò anch'io! Ringraziarti era solo il minimo che potevo fare...
    Troppo power! Hasta la prossima

    Giacomo (To)

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