16 gennaio 2012

Sportster special Numero Uno Napoli







Quella che vedete in foto è la moto personale (o una delle moto) di Vittorio Arcione, socio della Numero Uno Napoli nonchè Director del relativo chapter. Anche lui ha optato per avere una sportster modificata nel proprio garage, modificata con stile e gusto, senza snaturare il modello di origine. Con il kit carrozzeria della Storz, le pedane arretrate della stessa casa, gli ammortizzatori Ohlins e i cannoni Supertrapp non si sbaglia mai e ne abbiamo la conferma ancora una volta. Se a tutto questo aggiungete delle pinze performanti PM, dei dischi flottanti e un bel contagiri (bella la palpebra che sporge) da tenere in "zona rossa" ruberete ovunque sguardi di approvazione e consensi. Anche la forcella anteriore è stata sostituita con una più performante e regolabile mentre i nuovi riser cambiano sensibilmente il look nella zona manubrio. Noto che i tappi degli scarichi sono aperti, chissà perchè visto che a chiunque abbia chiesto lumi mi ha risposto che tolgono un pò di spinta ai medio bassi regimi.

Approfondirò ancora l'argomento perchè li trovo davvero belli. Davvero una bella sportster preparata!!! Ringrazio Giovanni da Napoli per le foto!






5 commenti:

  1. Uno scarico più aperto penalizza i bassi... ovvio che rende di più agli alti... forse chi apre i "tappi" preferisce una moto che renda in alto... molto probabilmente è solo un discorso estetico...

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  2. Ti assicuro che tenergli testa nelle curve di Agerola... non è cosa semplice, sia ai bassi, che ai medi, che agli altissimi giri...
    Al di là del fatto estetico... provare per credere.... esce di traverso ad ogni curva....
    Sarà anche questione di "Manico" ma questa moto... la dà vinta a pochissimi eletti... che fino ad oggi non ho ancora avuto il piacere di conoscere..
    Giovanni (indy) - Napoli

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  3. Lo stile dirt track è sempre il mio preferito, e visto che questa moto piace a tutti (me compreso) mi permetto di fare il puntiglioso su alcuni particolari:
    - non mi dice molto il coperchio del filtro
    - e nemeno lo specchietto di serie ma girato in basso
    - il contagiri è fissato storto (magari volutamente immagino per avere i regimi di cambiata al centro)
    - le pedaline anche se della storz non sono così ben rifinite, rizoma farebbe di meglio
    - visto che comunque è stata cambiata la forcella davanti, tanto valeva metterne una upsidedown
    - per ultimo anche se meno prestazionale ma piu caratteristica HD avrei tenuto la cinghia al posto della catena.

    detto questo..... la comprerei così come è adesso, anche domattina se potessi!!!

    Enrico

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  4. @Giovanni (indy)---> il fatto che abbia spostato la copia in alto non vuol dire che non ne abbia ancora in basso... con lo scarico tappato ne avrebbe di più, tutto li!
    Far andare un motore non è solo questione di cambiar pezzi (quella è la scuola americana)... metti che ha fatto un allargamento valvole e condotti... che ha abbassato le teste (alzato i pistoni, è la stessa cosa!)... sagomato (anticipato) le camme... lavorato sugli anticipi accensione... c'è ne sono di cose che non si vedono, non ultimi gli scorrimenti... non è certo il tappo a fare la differenza grossa.
    Uno dei punti deboli, in fatto di prestazioni, delle HD è il filtro aria... a parte il ricircolo fumi che andrebbe eliminato subito... molti montano filtri che aspirano dalla parte posteriore; li c'è caldo, è una pratica sbagliata... sarebbe bene montare roba con la "bocca" il più possibile lontana dalle teste per pescare aria fresca più densa...

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  5. La moto e' di base una Xlh 883 std del 96 con kit Screamin Eagle 1200, teste lavorate, camme e molle valvole Andrews con alzata e tempo di apertura variato, che privilegia un'erogazione particolarmente corposa ai medio/alti regimi 5800-6000 rpm.
    Il carburatore Kehin 44 Screamin Eagle lavora davvero in modo regolare, ed il filtro aria è un Carl's Speed Shop, di forma molto vintage, adattato ad un carburatore a depressione. La ciclistica non e' particolarmente estrema, e' naturale che era d'obbligo rivedere le sospensioni, e quindi ho optato per una GCB tradizionale semplicemente per un discorso puramente estetico. Lo Sportster è una moto estremamente classica, ed a mio avviso anche la personalizzazione racing, in questo caso, deve rispettare dei canoni, infatti non concepisco assolutamente modifiche in chiave moderna come ad es. le forcelle a steli rovesciati.
    Concludo spiegando che la ragione per cui ho scelto la soluzione dei tappi aperti degli scarichi Supertrapp è strettamente legata a soddisfare il mio udito!
    Saluti

    Vittorio

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